Primarie USA 2016, New Hampshire: vincono gli outsider Sanders e Trump

Laura Botti

10 Febbraio 2016 - 10:49

Primarie USA: Bernie Sanders e Donald Trump sono stati i vincitori delle primarie concluse ieri in New Hampshire. I due outsider hanno ottenuto una vittoria schiacciante sui loro avversari.

Primarie USA 2016, New Hampshire: vincono gli outsider Sanders e Trump

Il secondo appuntamento delle primarie USA 2016, svoltosi ieri in New Hampshire, si è concluso con la vittoria schiacciante di Bernie Sanders e Donald Trump. Mentre Sanders ha conquistato la vetta dei democratici con il 60% dei voti, oltre venti punti in più rispetto alla rivale Hillary Clinton, Donald Trump ha guadagnato il primo posto dei repubblicani ottenendo il 35% dei consensi.

Il senatore del Vermont ha commentato la vittoria rivendicando la necessità di una “rivoluzione politica” che respinga l’establishment economico delle grandi aziende, che alzi il salario minimo a 15 dollari l’ora, che crei un sistema sanitario nazionale e che offra l’università pubblica gratuita.

Il magnate Trump, dopo aver ringraziato la moglie e dedicato la vittoria al fratello scomparso, non ha perso l’occasione per ripetere alcuni dei suoi “slogan”: la disoccupazione “non è al 5,5 per cento, come dice l’ufficio delle statistiche, ma al 42 per cento”, “faremo a pezzi l’Isis”, “faremo tornar grande l’America, batteremo Giappone e Cina”.

Primarie USA 2016: chi è il vincitore in New Hampshire?

Le primarie in New Hampshire si sono concluse con una vittoria schiacciante su entrambi i fronti politici. Bernie Sanders si è aggiudicato il primo posto dei democratici con il 60% dei consensi mentre Donald Trump ha scalato la vetta dei repubblicani ottenendo il 35% dei voti.

Sul fronte repubblicano il governatore dell’Ohio John Kasich ha conquistato il secondo posto con il 16% dei voti, seguono poi quasi a parimerito Ted Cruz (11,5%), Jeb Bush (11,1%) e Marco Rubio (10,5%).

Quest’ultimo, dopo aver ottenuto la vittoria in Iowa, ha pagato le conseguenze, per sua stessa ammissione, di una debole performance nell’ultimo dibattito tra i candidati.

In campo democratico Hillary Clinton si è posizionata al secondo posto con il 38,5% dei consensi, oltre 20 punti in meno rispetto a Sanders. La Clinton, che otto anni fa alla primarie in New Hampshire aveva battuto Barack Obama, ora spera in una rivincita nei prossimi due appuntamenti, South Carolina e Nevada il 20 febbraio, dove dovrebbe contare sull’appoggio del voto afroamericano e ispanico.

Primarie USA 2016: commenti e previsioni

Come previsto nei sondaggi hanno vinto gli outsider, i candidati che corrono “contro” i loro stessi partiti. Sanders ha potuto contare sul sostegno di quasi tutte le fasce elettorali, sia per età che per reddito che per categoria politica: ha ottenuto il consenso soprattutto dei giovani di 18/29 anni e degli elettori indipendenti, non affiliati ad alcun partito.

Tuttavia secondo un sondaggio CNN, la Clinton resta avanti di dieci punti. Tra i vantaggi dell’ex segretario di Stato ci sono la disponibilità finanziaria e l’appoggio del partito e dei gruppi etnici fondamentali come ispanici e afro-americani. Inoltre la candidata democratica, definendo il New Hampshire “una sveglia potente”, ha annunciato di voler cambiare strategie e assumere nuovi consulenti.

Sul fronte dei repubblicani le primarie in New Hampshire hanno migliorato l’immagine di Trump: la maggioranza degli elettori repubblicani, a prescindere dal candidato che hanno votato, ha affermato di “non aver alcun problema nel caso Trump fosse il nominato”. Sembra che il magnate non venga più considerato un “populista impresentabile” ma un outsider capace di conquistarsi una certa legittimità.

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