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Primarie USA 2016: delusione Trump e Clinton. Le opinioni della stampa USA

martedì 2 febbraio 2016, di Laura Botti

Primarie USA 2016: Hillary Clinton ha vinto le primarie dei democratici in Iowa con un leggero vantaggio rispetto a Bernie Sanders. Donald Trump invece, il repubblicano favorito nei sondaggi, è stato superato dal senatore del Texas Ted Cruz.

La maratona delle primarie USA 2016 si è aperta ieri in Iowa. Secondo la stampa statunitense i risultati ottenuti alle primarie hanno reso visibile un certo sentimento di malessere e di protesta dei cittadini americani nei confronti dell’establishment. Entrambi i partiti hanno registrato la partecipazione di nuovi elettori:4 su 10 hanno sostenuto di votare al comitato elettorale per la prima volta.

Il senatore del Texas Ted Cruz, con il 27,7% del voto, si è aggiudicato il primo posto tra i repubblicani. Seguono il magnate Donald Trump con il 24,3% e il senatore della Florida Marco Rubio con il 23,1%. Hillary Clinton è invece risultata la vincitrice del partito democratico con il 49,9%, un risultato appena superiore al 49,5% ottenuto dal senatore del Vermont Bernie Sanders.

Primarie USA 2016: chi è il vincitore in Iowa?

I risultati ottenuti alle primarie in Iowa sono stati ben diversi dalle aspettative. Sebbene nei sondaggi Donald Trump fosse in vantaggio rispetto ai suoi concorrenti il primo posto è stato aggiudicato da Ted Cruz con il 27,7%. Grande sorpresa per il risultato raggiunto dal senatore della Florida Marco Rubio che si è guadagnato il terzo posto con il 23,1%, una percentuale leggermente più bassa rispetto a Trump che si è arrestato al 24,3%.

Si ipotizza che il risultato ottenuto da Marco Rubio sia solo l’inizio di una escalation al potere. Rubio si presenta infatti come il candiato più idoneo alla Casa Bianca su cui confluiranno le risorse e gli appoggi politici dei repubblicani statunitensi.

D’altronde Ted Cruz è un estremista religioso che difficilmente potrà ottenere l’approvazione della maggioranza del paese mentre Donald Trump tra gaffe e provocazioni, non risulta abbastanza “credibile” per diventare il presidente degli Stati Uniti.

Sul fronte democratico Hillary Clinton ha conquistato il podio con il 49,9%, un risultato poco distante da quello ottenuto dallo sfidante Bernie Sanders che ha chiuso le primarie in Iowa con il 49,5%. Dunque nessuna vittoria schiacciante della Clinton, come avevano ipotizzato i sondaggi, si è trattato piuttosto di un pareggio che rende la partita ancora tutta da giocare.

L’ex segretario di Stato, nel ringraziare gli elettori dell’Iowa, ha dichiarato di aver “tirato un sospiro di sollievo” ma ha anche sostenuto di essere pronta alla prossima sfida: “Sono molto eccitata all’idea di entrare veramente in discussione con il senatore Sanders sul miglior modo di batterci per noi e per l’America”.

Primarie USA 2016: le opinioni della stampa statunitense

Il New York Times stamattina ha titolato “Cruz vince in Iowa assestando a Trump una sconfitta umiliante”. Il giornale statunitense ha sostenuto che il voto dei repubblicani è frammentato in quanto diviso tra gli evangelici e i membri del Tea Party a favore di Cruz, i nuovi politici “ blue-collar” di Trump e il mix di conservatori e “repubblicani pragmatici affamati di vittoria” di Rubio.

Il giornale statunitense, a poche ore dall’inizio delle primarie in Iowa, aveva reso pubblici i suoi endorsement per entrambi gli schieramenti: Hillary Clinton tra i democratici e John Kasich tra i repubblicani. L’ex Segretario di Stato viene definita come “una delle aspiranti alla Casa Bianca più qualificate della storia moderna” mentre Kasich sarebbe “l’unica scelta plausibile” nel confronto con Cruz e Trump.

USA Today ha invece commentato la vittoria ottenuta da Hillary Clinton solo grazie a un pugno di voti in più rispetto a Sanders. Sebbene la Clinton abbia ottenuto un risultato migliore rispetto alle primarie del 2008, quando si classificò al terzo posto, ancora una volta arriverà alle primarie in New Hampshire con “qualcosa da dimostrare”.

Secondo l’agenzia di stampa internazionale Associated Press il senatore del Vermont Bernie Sanders, dichiarandosi un convinto socialista democratico, ha saputo attirare i giovani dello stato del Midwest con la sua opposizione alle banche di Wall Street e a un sistema finanziario che definisce “truccato per i ricchi”.

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