Prezzo oro oltre quota $1.300 con il dollaro ai minimi del 2016

Matteo Bienna

2 Maggio 2016 - 14:50

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Prezzo oro: continua il trend rialzista dell’oro, sempre più sostenuto dal mercato. Il dollaro perde valore, con l’indice spot ai minimi del 2016. E non sembra finire qua.

Prezzo oro oltre quota $1.300 con il dollaro ai minimi del 2016

Il prezzo dell’oro supera nella giornata odierna i $1.300 all’oncia, proprio quando il dollaro USA raggiunge i minimi annuali con il suo indice spot.

Il deprezzamento della valuta americana accresce le prospettive di rialzo di euro-dollaro, causando allo stesso tempo l’aumento nella quotazione dell’oro, secondo la correlazione inversa che li caratterizza.

Entrambi sono prossimi a livelli che li riportano indietro al gennaio del 2015, in un clima di incertezza che vede l’investimento nei beni rifugio come i metalli preziosi, con particolare riferimento all’oro, sempre più ricercato.

Vediamo l’andamento del prezzo dell’oro e il suo incedere a discapito del dollaro USA.

Prezzo oro: nuovo massimo a $1.300 mentre il dollaro perde valore

Durante la giornata di oggi il prezzo dell’oro ha raggiunto il nuovo massimo di quest’anno e lo stesso massimo dello scorso anno, superando quota $1.300 all’oncia.

Si ritorna quindi nel passato, verso livelli che hanno caratterizzato il prezzo dell’oro nel 2014, con un percorso del tutto analogo seguito anche dal dollaro, come osservabile nel seguente grafico che li mette a confronto:

Nella parte superiore è rappresentato l’andamento del Dollar Spot Index, mentre in quella inferiore troviamo il prezzo dell’oro.

I livelli di resistenza/supporto tagliati durante la giornata di oggi sono stati simmetrici e di pari importanza:

  • il prezzo dell’oro ha tagliato i $1.300 all’oncia, raggiungendo il massimo stabilito a gennaio 2015 e tornando ai livelli che hanno caratterizzato il suo 2014;
  • il Dollar Index Spot è andato al di sotto di quota 93, minimo annuale e anche in questo caso pareggiando il minimo del 2015 e arrivando sui livelli lasciati nel 2014.

L’andamento speculare tenuto nell’ultimo periodo sembra quindi rafforzarsi, aumentando ancora di più il grado di correlazione (negativa) tra i due beni.

Le aspettative, ora che importanti livelli di prezzo sono stati superati, sono di una continuazione dei due trend attivi e dello stabilirsi di nuovi massimi/minimi per la coppia oro-dollaro.

In particolare sarà la valuta americana a determinare le sorti degli altri beni.

Le politiche economiche sostenute dalla Federal Reserve non stanno favorendo la moneta nazionale che, come reazione ai toni sempre più incerti e timorosi della Yellen e del suo staff, reagisce con continui cali del suo valore, perdendo terreno con le altre valute e rafforzando il principale dei beni rifugio alternativi al dollaro: l’oro.

Osservando il grafico si può notare come la prospettiva di un’inversione nel breve termine nella quotazione spot del dollaro possa essere difficile: tornando indietro nel tempo si nota come al di sotto dell’attuale livello di prezzo non ci siano altri supporti che possano fermare la caduta.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica, quindi, il trend ribassista del dollaro dovrebbe continuare e con lui il movimento uguale opposto dell’oro, la cui scommessa al rialzo potrebbe ancora avere vita lunga.

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