Il prezzo del petrolio è ancora non è ancora fuori pericolo: il report ottimista dell’IEA non basta a cambiare le sorti della quotazione del greggio.
Il prezzo del petrolio non è ancora fuori dai livelli d’allarme, ricordo l’analista a capo della strategia sui mercati delle materie prima alla BNP Paribas.
Nonostante l’ottimismo mostrato dall’IEA e i passi avanti nel trovare un equilibrio tra domanda e offerta, il prezzo del petrolio non è ancora fuori pericolo di un nuovo crollo a causa degli alti livelli di scorte a livello mondiale.
Attualmente il prezzo del petrolio ha frenato la sua corsa al rialzo a causa del rafforzamento del dollaro USA: il WTI è scambiato in ribasso dello 0.60% a 46.95 dollari al barile, il Brent invece perde lo 0.48% a 47.68 dollari.
Prezzo del petrolio: IEA ottimista, ma attenzione
Nel suo ultimo report sul prezzo del petrolio e l’andamento del mercato energetico, l’IEA (International Energy Agency) ha riferito che il ribilanciamento tra la domanda e l’offerta di petrolio sta iniziando ad essere evidente.
Tuttavia, le scorte di petrolio rimangono altissime e rimane l’estremo bisogno che diminuiscano drasticamente per assistere ad un rialzo sostenibile del prezzo del petrolio.
Il prezzo del petrolio è arrivato a toccare i massimi di 7 mesi alla notizia, secondo l’IEA, si un avvicinamento verso l’equilibrio tra domanda e offerta di petrolio, ma l’ottimismo potrebbe non durare.
E questo sembra saperlo anche la stessa IEA, che rimane cauta sulle previsioni per l’anno nonostante l’aver sottolineato che la domanda è crescita fortemente nel primo trimestre 2016.
Prezzo del petrolio ancora nella danger zone
BNP Paribas si aspetta una crescita mondiale debole quest’anno ed è questo l’elemento chiave che suggerisce alla banca francese che il peggio non è ancora finito per il prezzo del petrolio.
Le varie revisioni al ribasso delle previsioni sulla crescita mondiale suggeriscono, infatti, che il prezzo del petrolio non è ancora fuori dalla danger zone.
"Ritengo ci sia ancora una questione di cautela sul fronte del ritmo del riequilibrio, per questo il petrolio non è ancora fuori dal tunnel"
ha detto Tchilinguirian in un’intervista alla CNBC.
Una serie di interruzioni alla produzione non prevista ha recentemente spinto al rialzo il prezzo del petrolio.
Il prezzo del petrolio ha ricevuto sostegno questa settimana dopo gli incendi in una delle zone di estrazione in Canada, ai quali si va ad aggiungere una serie di stop alla produzione e Nigeria.
"Tutte queste interruzioni della produzione stanno mantenendo vivo lo slancio rialzista del prezzo del petrolio. Tuttavia, credo che il mercato si stia dimenticando dei fondamenti più ad ampio raggio, che mostrano ancora un eccesso di offerta rispetto alla domanda,"
ha detto.
Mercoledì, un ribasso inaspettato delle scorte di greggio negli Stati Uniti ha spinto un forte rialzo del petrolio del petrolio, che ha portato il WTI a superare quota $47 per la prima volta nel 2016.
BNP Paribas si dice molto preoccupato del momentum del prezzo del petrolio e delle sue conseguenze: un prezzo del petrolio oltre i 45 dollari al barile e oltre potrebbe spingere i produttori statunitensi di petrolio ad aumentare livelli di estrazione - creando una nuova spinta ribassista per il prezzo del petrolio.
Il mercato, invece, si aspetta che la produzione di petrolio dai produttori ad alto costo - come gli Stati Uniti - continui a scendere. Se questo non accadrà, il prezzo del petrolio potrebbe dirigersi verso una correzione questa estate.
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