Prezzo del petrolio: quale impatto dalla Brexit? Previsioni sulla quotazione del greggio in vista del SI o del NO all’uscita dall’UE.
Quali possibili effetti sul prezzo del petrolio dai risultati del referendum sulla Brexit?
Gli inglesi si apprestano a decidere se rimanere o restare nell’Unione Europea e la loro decisione avrà un impatto potenziale anche sul prezzo del petrolio.
Infatti, nonostante fino ad ora l’attenzione si sia focalizzata su temi come l’immigrazione e le conseguenze sull’economia inglese, anche il prezzo del petrolio potrebbe subire gli effetti di una Brexit.
La correlazione tra prezzo del petrolio e Brexit non è ovvia, ma alcuni analisti ritengono che un’uscita del Regno Unito dall’UE potrebbe minacciare il rialzo della quotazione del greggio per svariati motivi.
Intanto qualcuno prevede già che il prezzo del petrolio arriverà a quota 80 dollari entro il 2017.
Prezzo del petrolio: la correlazione con la Brexit
Prima di tutto, la Brexit creerebbe una fitta nuvola di incertezza sui mercati finanziari, in particolar modo sugli asset ad alto rischio. Inoltre, l’economia europea - zoppicante da anni - potrebbe subire un nuovo contraccolpo, mettendo pressione sulla domanda di greggio e quindi sul prezzo del petrolio.
Ancora, la Brexit avrà implicazioni anche sul mercato del Forex. L’incertezza che circonda l’economia britannica ed europea alimenterà il ribasso di sterlina e l’euro, il che spingerà i flussi di capitale verso il dollaro, che si rafforzerà. E un dollaro più forte, come noto, ha effetti ribassisti sul prezzo del petrolio.
"Se sarà Brexit, allora il quadro macro sarà abbastanza ribassista per il petrolio perché il dollaro si rafforzerà per effetto della correzione"
commenta della RCMA Asset Management in un’intervista al Wall Street Journal.
Prezzo del petrolio al ribasso con il SI alla Brexit
Riassumendo: il SI alla Brexit probabilmente causerà un nuovo ribasso del prezzo del petrolio questa settimana.
A riprova di questa previsione sul prezzo del petrolio basta guardare ai terribili eventi della scorsa settimana nel Regno Unito, quando la deputata inglese Jo Cox è stata uccisa da un pirata informatico al grido "Britain First".
Dopo l’evento scioccante, entrambe le campagne pro e contro la Brexit sono state sospese ed i mercati hanno risposto facendo salire il mercato azionario e quello delle materie prime sulla convinzione che gli elettori britannici, dopo la notizia dell’assassinio, voteranno per rimanere all’interno dell’UE. Il prezzo del petrolio è salito del 4 per cento nella giornata di venerdì 17 giugno.
Ma gli eventi sono incerti e il risultato è tutt’altro che assicurato. Giovedì 23 giugno avrà luogo un evento catalizzatore di estrema importanza per il futuro del prezzo del petrolio nel breve termine.
Prezzo del petrolio: gli effetti del NO alla Brexit
Un NO alla Brexit potrebbe rafforzare la sterlina contro il dollaro, spingendo al rialzo il prezzo del petrolio. La Brexit, invece, avrebbe l’effetto opposto.
Vi sono anche degli effetti sul prezzo del petrolio nel lungo termine, anche se più incerti, se il Regno Unito dovesse lasciare l’UE. La Brexit aumenterebbe l’instabilità politica in Europa, fattore ribassista per la domanda di materie prime.
"Se gli inglesi votano per lasciare l’UE, gli altri movimenti nazionalistici in Europa potrebbero acquistare forza, causando altri referendum in tutta Europa, e questo è uno scenario negativo per la domanda di petrolio nel lungo termine",
spiga l’analista Tamas Varga al WSJ.
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