Associazioni dei commercialisti ed enti vari chiedono la proroga del mod. Unico anche in concomitanza degli altri adempimenti previsti.
A breve si dovrebbe conoscere la decisione del Governo in materia di proroga dei termini per l’invio del mod. Unico del 2014 per i redditi 2013. Il ministero dell’economia ha infatti ricevuto solo ieri la richiesta ufficiale da parte di Rete Imprese Italia e da parte del Dipartimento delle Finanze.
In particolare le imprese affermano che le software house sono ancora all’opera per definire i nuovi programmi con l’inclusione degli aggiornamenti relativi a Gerico. Inoltre la scadenza del 16 giugno 2014 coincide anche con la scadenza del pagamento dell’acconto Tasi, un importo che il più delle volte è stato calcolato in maniera frettolosa vista anche la scadenza del 23 maggio 2014 per l’emanazione delle delibere comunali. Ed in base alle dichiarazioni degli addetti ai lavori tale tributo risulta abbastanza difficile da calcolare anche in virtù del fatto che estremamente complesse e differenziate risultano essere le modalità di calcolo dell’acconto.
Agli adempimenti sopra citati occorre aggiungere che a partire dal 6 giugno le imprese che hanno come clienti le pubbliche amministrazioni avranno l’obbligo di emanare la fattura in formato elettronico, pertanto intermediari e clienti sono notevolmente impegnati per rispettare l’adempimento.
Tutte queste scadenze rendono quasi necessario che l’esecutivo provveda ad un rinvio dei termini per la consegna del modello Unico del 2014. La strada, come per gli altri anni, potrebbe essere il varo di un Dpcm che preveda lo slittamento dei termini oltre la data del 16 giugno 2014 senza il versamento della maggiorazione dello 0,4 per cento (importo dovuto a titolo di interessi nel caso di consegna della dichiarazione entro i termini).
Le software house ribadiscono che il loro impegno potrebbe far uscire i prodotti software entro le date stabilite. Tuttavia una eventuale proroga non dovrebbe modificare le regole inerenti i versamenti da effettuare perché in caso contrario il lavoro sarebbe da rifare nuovamente.
Favorevoli allo slittamento della consegna del modello Unico gli operatori del settore. Per Marco Cuchel, presidente dell’associazione nazionale commercialisti la situazione è sempre più ingarbugliata anche a causa del pagamento Tasi e degli studi di settore. Anche per l’istituto nazionale tributaristi una proroga è inevitabile. Infatti il pagamento dell’acconto Tasi e l’adeguamento dei software ai nuovi studi di settore comporta non solo una proroga ma anche in futuro un ripensamento del calendario delle scadenze fiscali (la nuova scadenza sarebbe il 7 luglio e si pagherebbe con sanzioni ridotte con consegna nel periodo tra l’8 luglio e il 20 agosto per effetto della proroga di ferragosto).
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