Il 30 giugno scatta l’obbligo per i professionisti di accettare pagamenti con il Pos. Ad oggi però continuano le polemiche e sono ancora in molti a non essere in regola
Tra 30 giorni esatti scatta l’obbligo per i professionisti di accettare pagamenti tramite Pos. Le proteste circa i costi e le difficoltà operativa di un simile obbligo hanno tenuto banco negli ultimi mesi, chiamando anche in causa il Tar del Lazio. I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso presentato dagli architetti: dal prossimo 30 giugno professionisti, artigiani e commercianti dovranno dotarsi di Pos per bancomat o carte di credito per pagamenti d’importo superiore a 30 euro.
Obbligo di Pos
L’obbligo di accettare pagamenti con il Pos per i professionisti ha l’obiettivo di rendere tracciabili i pagamenti, riducendo l’uso del contante e quindi del giro di soldi "in nero". L’obbligo, che scatterà ufficialmente il 30 giugno, è previsto dal Decreto legge 179/2012, interessa artigiani, commercianti e professionisti per i pagamenti sopra i 30 euro.
Ma a 30 giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo sono ancora molti i professionisti che non sono in regola. Secondo una stima fatta da Confartigianato "le imprese artigiane che ancora non si sono adeguate sono due milioni e mezzo, forse tre. Esistono difficoltà operative - spiega il direttore delle politiche economiche, Bruno Panieri - perché non tutte le banche offrono questi strumenti; inoltre la presenza del costo a forfait rende questo mezzo di pagamento antieconomico quando si parla di piccoli importi".
Costi
"È innegabile l’importanza della tracciabilità - afferma Mario Pagani, responsabile del dipartimento delle politiche industriali - ma non si può ignorare l’impatto in termini di costi sulle attività che hanno prodotti di basso valore. Servirebbero degli incentivi per favorire il passaggio anche culturale alla moneta elettronica; sarebbe anche opportuno alzare la soglia minima almeno a 50 euro per ammortizzare i costi".
In sostanza le polemiche sull’obbligo del Pos sono legate principalmente ai costi di gestione che comprendono le commissioni, ma anche l’onere di locazione della macchinetta e le spese di trasmissione. A questo proposito il Tar ha risposto che "il costo sostenuto dai professionisti non è irreparabile", anche perché dal prossimo 29 luglio entreranno in vigore le misure varata del ministero dell’economia per ridurre le commissioni sulle transazioni effettuate tramite Pos.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti