Piume d’oca: la Gabanelli replica a Moncler. E’ guerra aperta tra Report e l’azienda

Vittoria Patanè

4 Novembre 2014 - 15:10

Piume d’oca: la Gabanelli replica a Moncler. E’ guerra aperta tra Report e l’azienda

La guerra tra Moncler e Report continua a suon di comunicati. L’inchiesta mandata in onda dal programma televisivo di Rai 3 ha creato non pochi danni alla società di Remo Ruffini che ieri ha subito un vero e proprio tracollo in borsa.

Non sono bastate neanche le precisazioni dell’azienda per placare l’animo degli internauti italiani letteralmente imbufaliti sia per la questione "piume d’oca" sia per la decisione (smentita da Moncler) di delocalizzare la produzione nell’est Europa. Il brand del lusso ha inoltre fatto sapere di aver dato mandato ai propri legali per "chiarire la faccenda" nelle sedi opportune. Tradotto in parole povere: a Report è arrivata una bella denuncia.

Ad intervenire oggi è direttamente la curatrice della trasmissione, Milena Gabanelli che dimostra di non voler fare alcun passo indietro. Sul "fronte piume d’oca" la conduttrice afferma:

la società ha deciso di non confrontarsi con Report e alla domanda per iscritto se fosse dotato di qualche certificazione non ha risposto. Come è visibile dall’etichetta, non sono dotati di alcuna filiera tracciata contro la spiumatura da vivo, come invece fanno altri marchi.

Per quanto riguarda la produzione invece:

Per quanto riguarda i ricarichi - spiega Gabanelli - si evince dai fatturati e dai costi della materia prima e di confezione che Moncler potrebbe produrre comunque in Italia, tanto più quando è entrato il fondo Carlyle, invece ha preferito chiudere i laboratori nel Sud Italia. Se vuole portarci in tribunale, lo faccia: non lo temiamo, noi produrremo le nostre di prove.

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