Dopo due sedute in rosso, riparte questa mattina Piazza affari. Sul listino milanese riprendono quota i bancari, in particolare Ubi (+2,1%), Bper (+1,5%) e Intesa Sanpaolo (+1,3%) Mps (+0,3%). In negativo soltanto Unicredit che cede uno 0,6% e Banco popolare che si aggira sulla parità a -0,1%.
Ieri è stato presentato il documento di economia e finanza dal governo Renzi che ha alzato l'aliquota sulla rivalutazione della quota in Banca d'Italia dal 12% al 26%. Tale misura, che porterà un gettito aggiuntivo di circa 1 miliardo nelle casse dello Stato, interessa soprattutto i principali azionisti di Bankitalia ovvero Unicredit e Intesa Sanpaolo che questa mattina non sembrano accusare in modo particolare la notizia.
"Un’aliquota al 26% non comporterebbe impatti significativi per quanto riguarda i benefici a livello di capitale per le banche - e’ il commento degli analisti di Intermonte - Le piu’ penalizzate sarebbero Intesa e Unicredit che vedrebbero le tasse sulla plusvalenza aumentare di circa 360 milioni (per Intesa) e di circa 190 milioni (per Unicredit). Dal punto di vista quantitativo l’aumento dell’aliquota "non cambia sostanzialmente gli effetti dell’operazione" aggiunge Equita Sim che calcola i minori benefici sui coefficienti patrimoniali: per Intesa da 86 a 77 punti base, per Unicredit da 35 a 32 punti base, per Mps da 10 a 9, per Carige da 110 a 99".
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