Perché il prezzo della benzina comincia a far paura

Giorgia Bonamoneta

10/06/2021

11/01/2023 - 09:34

condividi

Aumentano i costi della benzina e del gasolio e per gli italiani torna la paura del carburante sopra i 2 euro al litro. Un ricordo, quello del prezzo record del 2012, che nessuno vuole rivivere. I consumatori chiedono un maggior controllo sulla fluttuazione dei prezzi.

Perché il prezzo della benzina comincia a far paura

Con il blocco della mobilità durante i vari lockdown e l’incertezza dei mesi successivi, il prezzo della benzina si era prima abbassato e poi bloccato su 1,5 euro. Ma ora il costo della benzina torna a crescere e ieri (9 giugno) ha toccato il prezzo più alto degli ultimi due anni: 1,6 euro al litro.

Il rincaro non sarà l’ultimo e dovremmo aspettarci, secondo le stime del Codacons, un aumento della spesa per famiglia equivalente a 276 euro all’anno solo per benzina e gasolio. Un’immagine poco felice se aggiungiamo all’aumento del costo della benzina un generale aumento del costo della vita.

I prezzi dei carburanti sono destinati a crescere ancora di più, aiutati dalla ripresa delle attività - un maggior consumo di carburante - e dal costo del greggio, che ieri ha chiuso in rialzo: Wti 70,57 dollari al barile (+0,4), mentre Brent sale a 72,55 dollari (+0,4%). La paura è che il prezzo possa salite sopra i 2 euro al litro, come nel 2012, quando si toccò il prezzo record di 2,008 al litro.

Aumento dei prezzi per la benzina: +267 euro all’anno

Nel mese di giugno si parla ogni anno di aumento dei prezzi della benzina, ma questa volta l’aumento è sostanzioso e costante da mesi. Massimo Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha descritto l’aumento dei prezzi della prima metà dell’anno 2021:

Dall’inizio dell’anno, dalla rilevazione del 4 gennaio, in 5 mesi, un pieno da 50 litri è aumentato di 7 euro e 88 cent per la benzina e di 6 euro e 93 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, del 10,9% e del 10,5%.

Ma se facciamo un calcolo prendendo in esame l’anno solare, quindi dal 10 giugno 2020 al 10 giugno 2021 l’aumento del costo della benzina è pari al 16,6%, mentre per il gasolio è del 15,6%. Un rincaro che sta costando agli italiani dai 237 ai 274 euro in più solo per la spesa del carburante.

Proprio in vista della stagione estiva, tre-quattro mesi nei quali il nostro Paese lavora senza sosta sul turismo e su una maggiore mobilità data dal tempo libero, si è espresso Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori : “È urgente che il Governo agisca per dare un taglio a questi costi, monitorando attentamente sovrapprezzi e speculazioni, specialmente in vista delle partenze estive, ma anche ricorrendo ad un sistema di tassazione più sostenibile”.

Come combattere l’aumento del prezzo della benzina

Perché l’aumento del costo della benzina fa così paura? Non si può certo pensare di poter chiedere a ogni famiglia e individuo in Italia si cambiare la propria auto per spendere meno. Ci sono incentivi per auto più green e che consumano meno, ma non sono ugualmente alla portata di tutti. In precedenza abbiamo già descritto le novità degli Ecobonus e i requisiti per richiederli, ma è evidente che si prende in considerazione solo un cittadino con una certa capacità di acquisto.

Per tutti gli altri esistono i mezzi pubblici o i mezzi più green, come monopattini elettrici e biciclette. Inutile dire che anche in questo modo si esclude una fetta di cittadini che per motivi di lavoro e di spostamento non può usufruire di mezzi simili.

Ecco allora alcuni consigli su come risparmiare sul costo della benzina e del gasolio:

  • cercare online il benzinaio che applica i costi più bassi, esistono alcune app che semplificano la ricerca;
  • mantenere un andamento di marcia costante, senza brusche accelerate o frenate, che in generale è un consiglio per mantenere in salute l’auto;
  • diminuire l’uso di aria condizionata, anche se per diminuire del 5% i consumi della benzina bisognerebbe non utilizzarla affatto.

Argomenti

# estate

Iscriviti a Money.it