Perché la UEFA ha vietato lo stadio arcobaleno a Monaco

Martino Grassi

23 Giugno 2021 - 14:03

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Arriva il no della Uefa alla richiesta del sindaco di Monaco di poter illuminare con i colori arcobaleno l’Allianz Arena per manifestare a favore della comunità LGBTQ+. Ecco i motivi del divieto.

Perché la UEFA ha vietato lo stadio arcobaleno a Monaco

La Uefa ha vietato alla città di Monaco di illuminare lo stadio con i colori dell’arcobaleno. Il sindaco della città della Baviera aveva infatti richiesto di poter illuminare con i colori rainbow l’Allianz Arena in occasione della partita tra Germania e Ungheria, con l’obiettivo di manifestare contro la legge liberticida e discriminatoria di Victor Orban.

Il presidente dell’Ungheria ha infatti approvato una legge che vieta la propaganda gay, rendendo illegale la “rappresentazione e promozione dell’identità di genere diversa dal sesso alla nascita, il cambio di sesso e omosessualità” per i minori di 18 anni. Ma vediamo quali sono i motivi che hanno spinto l’Uefa a imporre il divieto.

Perché la UEFA ha negato lo stadio arcobaleno a Monaco

Quali sono state le motivazioni che hanno spinto la UEFA a vietare l’illuminazione arcobaleno dello stadio di Monaco? In una comunicazione, la Federcalcio europea ha spiegato la sua posizione, precisando che pur comprendendo “l’intenzione di inviare un messaggio per promuovere la diversità e l’inclusione, cause da sempre sostenute dalla Uefa che ha lanciato numerose campagne su questi temi”, l’Unione Europea delle Federazioni Calcistiche è “un’organizzazione neutrale a livello politico e religioso. A causa del contesto politico della richiesta, un messaggio in risposta alle decisioni prese dal parlamento ungherese, proponiamo date differenti per l’illuminare lo stadio con i colori dell’arcobaleno”.

La Uefa infatti, proprio come la Fifa durante i mondiali, è sempre stata contraria ad ogni manifestazione esplicita di gesti politici nello sport, spesso punendo queste rimostranze anche con multe salate o squalifiche. Già nel corso degli scorso giorni la Uefa aveva deciso di non sanzionare Manuel Neuer, il portiere e il capitano della Germania che aveva deciso di scendere in campo indossando al braccio una fascia arcobaleno. La Uefa ha infatti disposto di archiviare il gesto dato che si trattava di una manifestazione di sostegno per una buona causa, in concomitanza con il Pride Month. Tuttavia la decisione di non concedere l’illuminazione arcobaleno dello stadio di Monaco nel corso della match tra la Germania e Ungheria è stata vista da molti come un favore nei confronti di Victor Orban, dato che le ultime indiscrezioni vedono Budapest come la prima città candidata a ospitare la Final Four di Euro 2020 nel caso in cui dovesse saltare la partita di Londra.

La risposta di Monaco

Il sindaco della città di Monaco, Dieter Reiter, non ha preso bene il divieto della Uefa che impedisce di illuminare l’Allianz Arena con i colori arcobaleno, simbolo della comunità LGBTQ+. Dopo aver definito come “vergognosa” la restrizione dell’Unione Europea delle Federazioni Calcistiche ha deciso di passare al contrattacco, annunciando che decorerà con i colori dell’arcobaleno i principali palazzi della sua città, tra cui anche quelli in prossimità dello stadio, oltre che la torre olimpica di Monaco e il municipio.

Inoltre la Federazione tedesca ha annunciato che donerà 10.000 bandiere rainbow ai tifosi in occasione della partita di stasera, manifestando così la sua vicinanza alla comunità LGBTQ+ e il suo sostegno alla battaglia contro ogni forma di discriminazione sessuale.

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