Pensioni, ultime notizie: il 2 aprile manifestazione per la riforma delle pensioni

Stefania Manservigi

30 Marzo 2016 - 18:20

I sindacati hanno indetto una manifestazione nazionale per il 2 aprile per spingere sulla riforma delle pensioni. Ecco tutte le questioni al centro del dibattito.

Pensioni, ultime notizie: il 2 aprile manifestazione per la riforma delle pensioni

I sindacati hanno indetto una manifestazione nazionale per il 2 aprile per sollecitare il Governo sulla riforma delle pensioni.
Non si arresta quindi il dibattito che vede al centro della discussione la riforma del sistema previdenziale.
Le manifestazioni che si terranno nella giornata del 2 aprile in tutta Italia sono state indette da Cgil Cisl e Uil e hanno come slogan la frase "Cambiare le pensioni per dare lavoro ai giovani".
I sindacati, infatti, chiedono al Governo un intervento per rivedere la riforma Fornero e garantire pensioni dignitose per i giovani, per i lavoratori precari e discontinui, oltre che un accesso flessibile al pensionamento, il riconoscimento del lavoro di cura e la diversità dei lavori.

Pensioni, sindacati chiedono revisione della Legge Fornero
Un intervento che modifichi quanto previsto dalla Legge Fornero appare necessario e non più rimandabile. Sulla base di quanto prevede la normativa attualmente, infatti, l’età per andare in pensione tenderà ad aumentare sempre più. Dal 1° gennaio 2019, infatti, l’età minima richiesta per la pensione di vecchiaia verrà portata a 67 anni sia per gli uomini che per le donne. A pagarne le conseguenze saranno soprattutto le lavoratrici donne che, nel caso non vengano previste ulteriori proroghe, non potranno nemmeno contare su Opzione donna.
Le notizie non sono buone nemmeno per quello che riguarda la pensione anticipata: non sarà possibile l’uscita anticipata dal mondo del lavoro a meno che non si siano raggiunti i 43 anni e 3 mesi di contributi versati. In ogni caso dal 2018 chi andrà in pensione prima del compimento dei 62 anni di età subirà una penalizzazione sull’assegno pensionistico.

Riforma delle pensioni: le richieste dei sindacati
Sono diverse le richieste che i sindacati stanno facendo al Governo.
Al centro dell’attenzione c’è sempre il capitolo sulla flessibilità in uscita: si chiede di poter inserire una misura che consenta l’uscita dal mondo del lavoro a partire dai 62 anni di età, anche accettando una penalizzazione sull’assegno di pensione percepito purché sostenibile. Oltre alla flessibilità in uscita, sono richiesti ulteriori interventi per completare le salvaguardie degli esodati, oltre agli interventi in materia di ricongiunzione onerosa. Tra le questioni irrisolte da affrontare rientra anche quella della Quota 96 della scuola e, soprattutto, le pensioni per i giovani.
Temi sui quali i sindacati spingono affinché il Governo riservi un’attenzione particolare sono l’introduzione di benefici previdenziali per i lavoratori che assistono familiari con disabilità gravi e la questione dei lavoratori precoci.

"La piattaforma unitaria che Cgil Cisl Uil chiedono di discutere con il governo porterebbe a modifiche sostanziali al sistema previdenziale così come delineato per ultimo dalla manovra Fornero e pone il problema sia delle pensioni future dei giovani e delle donne, per i quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà, sia dei lavoratori prossimi al pensionamento che hanno bisogno di vedersi riconosciute flessibilità in uscita e pensione anticipata a 41 anni di contributi senza aggancio automatico all’attesa di vita"

è quanto si legge nel comunicato.

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