Si chiude senza un impegno preciso sulle misure da attuare l’incontro tra Governo e sindacati sulla riforma delle pensioni. L’accordo slitta a settembre.
L’accordo sulla riforma delle pensioni slitta a settembre.
Si è concluso senza un preciso impegno sulle risorse e sulle misure da attuare l’ennesimo confronto avvenuto tra i sindacati e il Governo sulla riforma del sistema previdenziale da includere nella prossima Legge di Stabilità.
Tuttavia per i leader di Cgil, Cisl e Uil il confronto con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini è stato positivo.
Se da una parte il problema risulta essere sempre quello delle risorse da investire, a rassicurare sulla buona volontà dell’esecutivo è l’impegno confermato dallo stesso Poletti di investire risorse rilevanti su pensioni e lavoro.
Tutto è rimandato a settembre, quindi, quando il quadro sarà più chiaro e si avranno indicazioni più precise sulle risorse da poter investire.
Pensioni, ultime notizie: accordo su Ape, lavori usuranti e lavoratori precoci
Nonostante l’accordo sulla riforma delle pensioni sia stato rinviato a settembre, resta un accordo di massima sui temi prioritari da affrontare quali l’Ape, lavori usuranti e lavoratori precoci.
Per quanto riguarda l’Ape, prende sempre più campo l’ipotesi di pensione anticipata avvallata dal Governo che prevede l’uscita per gli ultra n63enni nella forma del prestito pensionistico da restituire con rate ventennali sulla pensione. In vista inoltre un ampliamento della platea per i lavori usuranti, la previsione di un bonus contributivo per i lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare prima della maggiore età e il cumulo gratuito dei periodi assicurativi, misura a favore di coloro che hanno carriere discontinue alle spalle.
Pensioni, ultime notizie: gli argomenti in sospeso
Se sui temi prioritari è stato raggiunto un accordo di massima tra sindacati e Governo, restano ancora in sospeso alcuni argomenti in attesa di sapere quante risorse potranno effettivamente essere investite.
Gli interventi rimasti per ora in sospeso sono quelli che riguardano la quattordicesima mensilità per i pensionati con redditi sino a 750 euro al mese, la previdenza complementare, la revisione delle aliquote contributive per gli iscritti alla gestione separata, il riconoscimento del lavoro di cura familiare, il raffreddamento degli adeguamenti alla speranza di vita. Non dovrebbero invece esserci sorprese per quanto riguarda la proroga dell’Opzione donna, confermata proprio dal Minsitro Poletti, e l’intervento di ottava salvaguardia.
Pensioni, ultime notizie: le reazioni dei sindacati
I sindacati, a seguito dell’ultimo incontro con il Governo che rimanda l’accordo sulla riforma delle pensioni a settembre, si sono detti complessivamente soddisfatti ponendo tuttavia una riserva sulle risorse che potranno essere destinate.
"Apprezziamo le affermazioni del governo circa l’intenzione di proporre nella legge di bilancio un rilevante intervento economico."
Tuttavia
"in assenza di una quantificazione è difficile apprezzare le soluzioni e dare un giudizio compiuto"
ha commentato Susanna Camusso, leader della Cgil.
"Il governo dice che la definizione delle cifre avverrà all’interno del quadro macroeconomico della legge di stabilità. Invece noi diciamo di non attendere e che le risorse devono essere trovate in base alle soluzioni previdenziali scelte anche perché serve un cambiamento strutturale delle regole pensionistiche".
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