Il governo ha approvato il decreto avente ad oggetto i rimborsi destinati ai pensionati interessati dalla sentenza della Corte costituzionale dello scorso 30 aprile. Si temono ricorsi.
A tenere banco negli ultimi giorni è la questione dei rimborsi legata alla bocciatura da parte della Corte costituzionale del blocco dell’indicizzazione delle pensioni introdotto dal Governo Monti.
La sentenza ha lasciato al Governo l’infausto compito di dover trovare una soluazione, soprattutto economica, alla situazione così creata.
Una soluzione, a tal proposito, sembra essere stata trovata: a darne l’annuncio è stato proprio il Presidente del Consiglio Matteo Renzi durante una trasmissione televisiva che ha anticipato l’approvazione del decreto avvenuta oggi.
Le indiscrezioni, quindi, state rispettate; i rimborsi verranno riconosciuti soltanto a coloro che percepiscono un’assegno pensionistico sotto i 3mila euro. Soluzione che lascia scontenti molti e apre la strada alla possibilità che nei prossimi mesi vi sia una pioggia di ricorsi da parte di chi rimarrà escluso o riceverà un rimborso parziale.
Pensioni, i possibili ricorsi da chi sarà escluso dai rimborsi
Ciò che preoccupa, dunque, sono i possibili ricorsi da parte di chi rimarrà escluso dai rimborsi che verranno elargiti nei prossimi mesi.
La sentenza della Corte costituzionale, infatti, ha reso le mancate rivalutazioni piene degli assegni per l’indicizzazione perduta nel biennio 2013 – 2014 crediti certi, immediatamente esigibili e liquidabili.
Ne consegue dunque che, da un punto di vista giuridico, se verranno rimborsati solo 4 milioni di pensionati su 5,2 – 5,5 milioni gli esclusi avranno il diritto di fare partire le loro richieste di rimborso con buona probabilità di vittoria e di ottenere l’assolvimento da parte dello Stato anche delle spese legali e degli interessi.
Il decreto approvato dal Governo nelle ultime ore, dopo giorni di valutazioni e studi, sembra dunque non essere risolutivo della situazione.
Pensioni, Renzi «Impossibile accontentare tutti»
Dopo gli annunci e le anticipazioni dei giorni scorsi il decreto che cerca di porre una soluzione alla delicata situazione dei rimborsi creata dalla sentenza della Corte costituzionale è venuto alla luce confermando quanto già era trapelato.
Sul decreto si è espresso il premier Renzi: «Il tesoretto, ebbene, c’era e lo utilizziamo per le pensioni. Sono 2.180 milioni di euro. Andranno a 3,7 milioni di pensionati che riceveranno il primo di agosto un simpatico bonus, il bonus Poletti» ha spiegato il premier. Ma in cosa consiste questo bonus? «Se prendi 1.700 lordi di pensioni, avrai 750 euro. Se prendi 2000 avrai 450 euro, se prendi 2.700 lordi avrai 278 euro, una tantum. Non avranno il bonus 650mila pensionati, quelli sopra i 3.200 euro lordi. Non riceveranno alcunché. Se si dovesse semplicemente azzerare la norma dovremo trovare 18 miliardi di euro e dovremmo togliere denari ad altri, dagli asili alle infrastrutture».
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