Pensioni, possibile un mini-rimborso per le più alte dopo la sentenza della Corte Costituzionale?

Stefania Manservigi

9 Maggio 2015 - 12:59

Dopo la sentenza della Corte costituzionale al vaglio del Governo ci sono diverse ipotesi per porre rimedio allo scenario creatosi. Prende sempre più campo la possibilità di un mini - rimborso anche per le pensioni più elevate.

Pensioni, possibile un mini-rimborso per le più alte dopo la sentenza della Corte Costituzionale?

Sta prendendo sempre più campo la possibilità di un mini-rimborso, graduale e scaglionato, che interessi anche le pensioni più elevate.
Il Governo sta vagliando infatti diverse ipotesi per porre rimedio allo scenario aperto dalla Corte Costituzionale a seguito della sentenza che ha dichiarato illegittima la Legge Fornero.
Anche da Bruxelles arrivano segnali di apertura verso soluzioni non immediate.

Pensioni e mini – rimborso, importante l’impatto sui conti
Le soluzioni che il Governo sta cercando di trovare dovranno tenere conto oltre che dei rilievi evidenziati dalla Consulta nella sentenza anche dell’impatto che le stesse potrebbero avere sui conti pubblici.
Applicando integralmente il verdetto della Corte, infatti, il costo sarebbe pari a 17,6 miliardi lordi mentre le ipotesi di correzione oscillano tra lo 0,25% e lo 0,3% del Pil cioè 4 – 5 miliardi che si scaricherebbero sul deficit nominale del 2015.
A proposito della necessità di non impattare troppo sui conti pubblici si è espresso anche il ministro Pier Carlo Padoan che ha confermato: «Nel rispetto dei termini della sentenza, a misure che abbiano un impatto minimo sulla finanza pubblica e rispettino gli obblighi europei».

Pensioni, come garantire il mini – rimborso?
Per poter garantire il mini rimborso per le pensioni che sono state toccate dalla legge Fornero la base di partenza dovrebbe essere l’attuale schema di deindicizzazione introdotto dal Governo Letta nel 2014.
Una sua applicazione con ricalibrature delle soglie attuali potrebbe permettere il rimborso realizzando anche risparmi notevoli.
Come fare? Le possibilità sono diverse: è possibile abbassare o elevare le soglie di rivalutazione degli assegni, togliere il tetto sulle più elevate o confermarlo ma per un termine preciso.

Pensioni e mini – rimborso, i tempi stringono
Il tempo per prendere una decisione sulla soluzione da adottare non è poi molto; già nei prossimi giorni, infatti, potrebbero essere presentati i primi decreti ingiuntivi da parte dei pensionati che intendano esigere il rimborso immediato di un credito che, alla luce della sentenza della Corte costituzionale, è diventato certo, liquido ed immediatamente esigibile.
Dal Governo si preferirebbe, tuttavia, rimandare alla prima settimana di giugno, dopo la tornata elettorale. Tuttavia sembrerebbe necessario un intervento più tempestivo che si traduca, quanto meno, nell’adozione di un decreto sospensivo.

Pensioni e mini – rimborso, martedì una decisione
Martedì potrebbe essere una giornata cruciale per conoscere le intenzioni del Governo sulla vicenda. Martedì l’esecutivo sarà infatti chiamato a riferire al Senato sull’intera vicenda. A parlare non dovrebbe essere, tuttavia, il ministro Padoan impegnato a Bruxelles per l’Ecofin.

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