Pensioni, come ottenere la maggiorazione? Ecco come funziona l’incremento al milione

Stefania Manservigi

08/09/2016

I pensionati settantenni che si trovano in condizione di disagio economico possono ottenere una maggiorazione della pensione fino a 638 euro. Ecco come funziona l’incremento al milione.

Pensioni, come ottenere la maggiorazione? Ecco come funziona l’incremento al milione

Una maggiorazione della pensione fino a 638 euro, è questo quello che prevede l’incremento al milione per i pensionati che si trovano in situazioni di disagio economico.
L’incremento al milione è infatti una maggiorazione sociale che è stata introdotta dal 1° gennaio 2002, dall’articolo 38 della legge 448/2001 ed è destinata ai pensionati ultra 70enni titolari di prestazioni previdenziali ed assistenziali che si trovano in condizione di disagio economico.
Vediamo di seguito in cosa consiste questa maggiorazione e chi può ottenerla.

Pensioni, incremento al milione: in cosa consiste la maggiorazione?
La maggiorazione consiste in un incremento dell’assegno pensionistico percepito fino a raggiungere la cifra pari al milione delle vecchie lire (da qui il nome incremento al milione). Considerati gli adeguamenti all’inflazione attualmente vigenti il valore in risulta pari a 638 euro. Coloro che si trovino in possesso dei requisiti per richiedere l’incremento al milione, quindi, potranno ottenere una maggiorazione dell’assegno percepito fino a raggiungere la cifra di 638 euro.

Pensioni, incremento al milione: chi può ottenere la maggiorazione?
Come accennato, non tutti possono ottenere la maggiorazione della pensione. Per potere essere beneficiari dell’incremento al milione occorre infatti essere in possesso di determinati requisiti.
Possono beneficiare dell’incremento della pensione i titolari di trattamenti previdenziali a qualsiasi titolo erogati dall’assicurazione generale obbligatoria e dai fondi ad essa sostitutivi od esclusivi (comprese le pensioni ai superstiti); inoltre l’incremento è riconosciuto anche ai titolari di prestazioni assistenziali quali l’assegno sociale, la pensione sociale, la pensione di inabilità civile (invalidi totali), la pensione per i ciechi civili assoluti e i sordomuti.
Per quanto riguarda i requisiti anagrafici, la maggiorazione è disposta per i pensionati che abbiano almeno 70 anni di età; tale requisito tuttavia può essere ridotto, fino a un massimo di 5 anni, di un anno ogni 5 anni di contribuzione fatta valere al pensionato. Inoltre nel caso dei ciechi civili, degli invalidi civili totali, dei sordomuti e dei titolari di pensione di inabilità previdenziale (legge 222/1984), il requisito anagrafico viene ridotto a 60 anni.
Per poter fruire della maggiorazione è necessario che l’assegno pensionistico percepito sia inferiore ai 638 euro mensili. Più precisamente per ottenere l’incremento al milione è richiesto che il reddito annuo del beneficiario risulti inferiore a 8.298,29 euro (valore relativo al 2016); nel caso di beneficiari coniugati e non effettivamente e legalmente separati il reddito annuo, cumulato con quello del coniuge, deve essere inferiore a 14.123,20 euro.

Pensioni, incremento al milione: come viene calcolato il reddito?
Come viene calcolato il reddito annuo del richiedente per vedere se rientra tra i possibili beneficiari della maggiorazione disposta con l’incremento al milione? Dal calcolo è escluso il reddito della casa di abitazione di cui è proprietario il pensionato o il coniuge, le pensioni di guerra, l’indennità di accompagnamento, l’importo aggiuntivo, i trattamenti di famiglia.
L’importo della maggiorazione è escluso dalla determinazione dell’imponibile ai fini Irpef.

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