E’ possibile raggiungere il requisito contributivo di accesso alla pensione anche decidendo di versare solo contributi volontari.
Il lavoratore che ha perso il lavoro o che desidera smettere di lavorare, può continuare, se lo desidera, a versare contributi facendosi autorizzare al pagamento di quelli volontari. In questo caso dovrà attendere per avere diritto alla pensione.
Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:
“Buongiorno.
Mio marito ha 30 anni di lavoro e 53 anni di età, tra cinque anni vorrebbe ritirarsi e versare dei contributi volontari.
È possibile e in questo caso a che età andrebbe in pensione?
Grazie”
Pensione prima con i contributi volontari?
Certamente se lo desidera suo marito fra 5 anni può interrompere l’attività lavorativa con 58 anni di età e con 35 anni di contributi. Per il pensionamento gli mancherebbero 9 anni per accedere alla pensione di vecchiaia (anche senza versamento di altri contributi) e circa 8 anni per il raggiungimento dei requisiti della pensione anticipata per i quali, però, dovrebbe versare, appunto, 8 anni di contribuzione.
Considerando che i contributi volontari vanno versati allo stesso modo in cui si versa la contribuzione da lavoro, trimestre per trimestre, e che non è possibile versare in un’unica soluzione più di un trimestre di contribuzione, potrebbe accedere alla pensione solo al raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi (più eventuale aumento per adeguamento all’aspettativa di vita Istat) di contribuzione versata.
In alternativa potrebbe indagare se nella sua storia contributiva ci sono buchi che possono essere riscattati onerosamente per poter versare, ed in questo caso è consentito, i contributi in un’unica soluzione. Ad esempio è riscattabile il periodo di studi universitari che hanno portato alla laurea, il servizio di leva obbligatorio (gratuitamente), periodi di aspettativa non retribuiti, ecc...
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