Pensione invalido pubblica amministrazione, quale strada è la più breve?

Lorenzo Rubini

12 Luglio 2020 - 19:46

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I dipendenti della pubblica amministrazione sono esclusi da diversi trattamenti spettanti ai lavoratori invalidi. Vediamo la strada più veloce di pensionamento.

Pensione invalido pubblica amministrazione, quale strada è la più breve?

Le possibilità di un trattamento di invalidità per dipendenti pubblici e privati sono diverse. Mentre il dipendente del settore privato può accedere alla pensione di vecchiaia anticipata e all’assegno ordinario di invalidità, entrambe le misure sono precluse per il dipendente del pubblico impiego che può, però, beneficiare delle pensioni di inabilità.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Buongiorno, sono un invalido al 100%, ho 59anni e 40 di contributi. Mi è stata riconosciuta anche la 104/92 però solo il comma 1. Quando posso andare in pensione, visto che sono un dipendente di una pubblica amministrazione? Grazie.”

Pensione invalido pubblica amministrazione

Come anticipato nell’introduzione, essendo un dipendente del pubblico impiego non può beneficiare delle misure previste per anticipare la pensione destinate ai dipendenti privati.

Se non è stato certificato come inabile al lavoro, tra l’altro, nella pubblica amministrazione non può neanche accedere ad una delle pensioni di inabilità.

Nel suo caso, quindi, il modo più veloce di pensionarsi è quello di maturare i 42 anni e 10 mesi di contributi richiesti per accedere alla pensione anticipata prevista dalla riforma Monti-Fornero.

Per raggiungere i requisiti richiesti deve attendere, di conseguenze altri 3 anni (a meno che la riforma pensioni che attendiamo per il prossimo anno non introduca una nuova misura flessibile che le permetta di accedere prima alla pensione).

Unica cosa che posso consigliarle, se non lo ha già fatto, è di riscattare l’anno del servizio di leva, il riscatto è gratuito e le fornisce contributi figurativi validi sia al diritto che alla misura della pensione.

Inoltre per tutti gli invalidi con percentuale superiore al 74%, sia del settore pubblico che di quello privato, è riconosciuta una maggiorazione contributiva pari a 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno lavorato con invalidità superiore al 74%. Al conteggio dei suoi contributi può, quindi, aggiungere anche i mesi di contribuzione figurativa spettanti per l’invalidità.

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