Pensione anticipata, nessuna penalizzazione fino al 2017: cosa cambia con la legge di Stabilità

Chi andrà in pensione anticipata entro il 31 dicembre del 2017 non dovrà temere penalizzazioni, anche se ci si ritira dal mondo del lavoro prima dei 62 anni di età e la dote contributiva comprenderà anche versamenti non derivanti da lavoro. E’ questa l’impostazione che il maxi emendamento alla Legge di Stabilità, approvato ieri notte a Palazzo Madama, ha deciso di mantenere, senza stravolgere la norma già licenziata in prima lettura dalla Camera dei Deputati.

Chi può andare in pensione anticipata?

Ma, secondo i requisiti attuali, chi può andare in pensione anticipata? Per quanto riguarda l’aspetto contributivo, gli uomini dovranno avere un’anzianità di 42 anni e 6 mesi, che scendono a 41 e 6 mesi se si tratta di donne. Dal punto di vista dell’età, invece, lo standard è stato fissato dalla legge Fornero con il decreto legge 201 del 2011: 62 anni.

Le penalizzazioni per gli under 62

E’ sempre la legge Fornero a stabilire che la possibilità di ricevere l’assegno pensionistico prima del compimento del 62esimo anno d’età sia subordinato a un taglio delle somme spettanti: una decurtazione dell’1 per cento per ogni anno anticipato (rispetto ai 62) e del 2 per cento per ogni anno prima dei 60 anni. Un forte disincentivo che, però, è stato messo in soffitta fino al 31 dicembre del 2017, ma solo per le pensioni frutto di contributi derivanti da lavoro effettivo, eccezion fatta per l’astensione obbligatoria legata alla maternità, l’obbligo di leva, le malattie e gli infortuni, la cassa integrazione guadagni ordinaria, le donazioni di sangue, i congedi parentali e quelli per le cure dei parenti disabili.

Ora, con la legge di Stabilità, non saranno previste penalizzazioni per le pensioni anticipate a partire dal gennaio 2015, o che matureranno fino al 31 dicembre del 2017.