Pensione a metà anno e incombenza due CU: si pagherà di più di Irpef?

Lorenzo Rubini

4 Maggio 2021 - 16:40

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La preoccupazione di molti lavoratori che devono accedere alla pensione è anche quella che riguarda l’ambito fiscale. Sciogliamo alcuni dubbi.

Pensione a metà anno e incombenza due CU: si pagherà di più di Irpef?

Per i contribuenti che hanno più di una CU è obbligatoria la presentazione della dichiarazione dei redditi poichè è necessario un ricalcolo dell’IRPEF dovuta avendo avuto due sostituti di imposta differente. E’ quello che può capitare a chi accede alla pensione nel corso dell’anno: di ritroverà l’anno successivo a dover presentare dichiarazione dei redditi a causa della presenza di due certificazioni uniche.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Buongiorno, attualmente ho 61 anni e quasi 43 anni di contributi. Se decido di andare in pensione al 1 agosto, ho l’incombenza di due cu per il 730 anno 2022 (datore lavoro più inps) pagherò molto? Oppure aspettare fine anno?
Grazie per la cortesia.”

Pensione e doppia CU

I principali rischi che corre un contribuente che ha due Certificazioni Uniche sono l’eventualità che possa emergere un debito IRPEF e la necessita, se si supera il limite stabilito, di dover restituire il bonus IRPEF.

Ma sono rischi che corre principalmente chi svolge due lavori diversi presso due sostituti di imposta o percepisce due prestazioni diverse erogate da enti diversi perché nel calcolare lo scaglione IRPEF di appartenenza deve sommare i redditi contenute nelle due certificazioni.

Questo si verifica perché le imposte non vanno pagare sul singolo importo della CU ma sul totale dei redditi percepiti e se, il datore di lavoro ha applicato un’aliquota tenendo in considerazione solo i redditi percepiti dal lavoratore nella sua CU e lo stesso fa l’INPS, potrebbe accadere che il lavoratore sconfini nello scaglione successivo trovandosi nella situazione di aver pagato meno tasse di quelle realmente dovute.

Nel suo caso il rischio non dovrebbe presentarsi, però, a patto che comunichi all’INPS, al momento del pensionamento quali sono stati i redditi percepiti nella prima parte dell’anno per fare in modo che applichi l’aliquota giusta alla sua pensione mensile.

In caso di mancata comunicazione, infatti, l’istituto applicherà, in qualità di sostituto di imposta, le aliquote per lo scaglione di reddito nel quale si rientra con il reddito erogato.

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