Paul Krugman: un nuovo 1937?

Erika Di Dio

16 Novembre 2012 - 16:43

Paul Krugman: un nuovo 1937?

Dopo l’articolo di ieri sul concetto di austerity definito da Krugman e Beutler "bomba ad orologeria", vogliamo proporre oggi la traduzione di un altro articolo del noto economista americano Paul Krugman pubblicato sul suo blog del New York Times, The conscience of a liberal, circa un mesetto fa (per l’esattezza l’11 Ottobre scorso).

Un globale 1937

Tornando indietro nel 2009, quando c’è stato (per breve tempo) un consenso politico a favore di una politica fiscale attiva per combattere la crisi, ci sono stati numerosi avvertimenti per non ripetere l’errore tristemente famoso del 1937, anno in cui il presidente Franklin Delano Roosevelt fu persuaso a concentrarsi sul pareggio di bilancio quando l’economia era ancora debole, il che non fece altro che interrompere la ripresa iniziata nel 1933 e mandare l’America verso la seconda tappa della crisi economica conosciuta con il nome di Grande Depressione.

E quello che i parlamentari hanno fatto è stato, naturalmente, ripetere l’errore del 1937.

Il nuovo World Economic Outlook rilasciato dal Fondo Monetario Internazionale è, in effetti, un’estesa illustrazione delle preoccupazioni circa le conseguenze di questa ripetizione di "cattiva storia". Onore al fondo per aver avuto il coraggio di dirlo, ponendosi così in contrasto con alcuni influenti speculatori ed ammettendo apertamente di aver commesso un errore di valutazione.

C’è tuttavia un punto che credo stia venendo fuori un po’ distorto: quello che riguarda la discussione circa la nuova preoccupazione dell’FMI riguardo la prematura austerità. Gran parte del dibattito sembra focalizzarsi sulla questione dell’allentare la pressione sui paesi debitori, che è certamente una questione cruciale per l’eurozona. Tuttavia, il globale 1937 che stiamo sperimentando non riguarda solo la forzata austerità in Spagna, Grecia, ecc. Riguarda anche, e io penso soprattutto, la non forzata austerità in paesi che rimangono in grado di prendere in prestito molto economicamente.

Deficit ciclicamente corretti

Diamo un’occhiata alle stime del deficit di bilancio ciclicamente corretto fornite dal Fiscal Monitor del Fondo Monetario Internazionale, misurate come percentuale del Pil potenziale. Non credo che si vorrà prendere questi numeri come il Vangelo (per la Gran Bretagna, almeno, c’è una buona possibilità che l’FMI stia notevolmente sottostimando il prodotto potenziale e quindi sopravvalutando il disavanzo strutturale, e ho il sospetto che questo sia vero in misura minore per gli Stati Uniti). Ma in ogni caso il punto è che anche paesi con valuta a basso costo senza alcuna pressione né da parte del mercato né da parte di forze esterne ad impegnarsi in un’immediata austerità, sono comunque "impelagati" in un’acuta contrazione fiscale:

Questo avviene in un ambiente in cui il settore privato sta ancora riducendo drasticamente il suo eccessivo indebitamento del decennio precedente; così si sta creando una situazione in cui sia il settore privato che il settore pubblico stanno cercando di tagliare le spese in relazione alle entrate. E come vedete, l’economia mondiale sta "boccheggiando".

La cosa veramente sorprendente è che questo errore disastroso non è, per la maggior parte, il risultato di interessi particolari, o di una mancanza di volontà nel compiere scelte difficili. Al contrario, è guidato da Persone Molto Serie che si vantano della propria volontà di fare scelte difficili (che, naturalmente poi, infliggono dolore ad altre persone). Infatti io direi che il desiderio di fare scelte difficili sia la ragione per cui queste Persone Molto Serie hanno scelto di ignorare gli avvertimenti estesi e completamente accurati di alcuni economisti riguardo quello che accadrebbe se si cedesse all’ossessione dell’austerità.

FT Alphaville (testata online creata dal Financial Times che riporta le notizie del giorno e offre servizi di commento per i professionisti del mercato finanziario, n.d.r.) dice "Mi sento abbastanza compiaciuto per tutto questo; beh, sono solo un essere umano". Ma onestamente, questa è una cosa terribile da vedere.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: The conscience of a liberal

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