Patti prematrimoniali anche in Italia: cosa prevede la riforma

Isabella Policarpio

8 Aprile 2019 - 17:29

I patti prematrimoniali potrebbero arrivare anche in Italia lo prevede la riforma del Codice Civile in discussione al Governo. Cosa cambia.

Patti prematrimoniali anche in Italia: cosa prevede la riforma

I patti prematrimoniali potrebbero presto diventare realtà. Infatti, all’interno del disegno di legge per la revisione del Codice Civile c’è anche l’introduzione degli accordi prematrimoniali in materia di patrimonio, educazione dei figli ed ogni altro tipo di rapporto personale tra i coniugi.

I patti prematrimoniali, fino ad ora vietati dalla legge italiana, sono invece molti diffusi all’estero, soprattutto nei Paesi di tradizione anglosassone, ed hanno lo scopo di ridurre i contenziosi che nascono in caso di separazione e divorzio, poiché tutti gli aspetti economico-patrimoniali vengono stabiliti a priori.

La proposta di introdurre gli accordi prematrimoniali vale sia per le coppie sposate che per le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Andiamo a vedere i dettagli.

Patti prematrimoniali in Italia: cosa prevede la delega la Governo

Tra i diversi aspetti della Riforma del Codice Civile c’è anche la possibile introduzione dei patti prematrimoniali, attualmente vietati e ritenuti nulli.

I patti prematrimoniali sono degli accordi tra i coniugi che mirano a fissare anticipatamente le conseguenze della separazione o del divorzio in modo consensuale, evitando contenziosi successivi.

Gli accordi prematrimoniali non riguardano solo gli aspetti economici e finanziari della coppia, ma anche la gestione di ogni aspetto personale (come la scelta della residenza) nonché l’educazione della prole (ad esempio la preferenza verso un tipo di scuola).

Unico vincolo che deve essere rispettato è il rispetto del diritti fondamentali, significa che libertà di stabilire il contenuto degli accordi non può mai scavalcare i principi costituzionalmente sanciti. Per fare un esempio, non sarà possibile rinunciare in toto al mantenimento in caso di separazione e divorzio se uno dei coniugi versa in condizione di necessità e bisogno.

La proposta vale anche per le coppie che hanno stipulato un’unione civile, omosessuali e non. Inoltre gli accordi potranno essere stipulati anche da chi si è sposato prima della riforma.

Patti prematrimoniali: escluso l’affidamento dei figli

Il testo che vuole introdurre in Italia i patti prematrimoniali non prevede che in essi possa essere stabilito a priori come gestire l’affidamento dei figli in seguito alla separazione o al divorzio.

Gli accordi prematrimoniali dovranno essere stipulati davanti al notaio o all’avvocato e scritti nel rispetto delle norme imperative, delle leggi e dei diritti costituzionali. I patti tra i coniugi saranno volontari e facoltativi, tuttavia la loro efficacia, una volta stipulati, sarà obbligatoria.

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