Partita Iva 2015, con il volgere al termine di quest’anno è prossimo l’addio anche al vecchio regime dei minimi. Ma per liberi professionisti e commercianti in quali casi conviene il nuovo forfetario?
Partita Iva 2015, è ormai conto alla rovescia per chi fosse intenzionato ad aderire al vecchio regime dei minimi. Con l’inizio del nuovo anno, infatti, entrerà in vigore il nuovo sistema forfetario, e solo chi ha già aderito al precedente regime agevolativo potrà continuare ad usufruirne fino alla sua scadenza naturale. Ma per liberi professionisti e commercianti, qual è la scelta migliore?
Il libero professionista con o senza cassa di previdenza
Per il libero professionista iscritto alla cassa previdenziale della categoria di appartenenze il regime dei minimi è più vantaggioso del nuovo forfetario. L’aliquota dell’imposta sostitutiva al 5 per cento e la possibilità che gli aderenti chiudano i conti annuali in pareggio o addirittura in perdita, infatti, rendono preferibile il vecchio sistema. Affinché il forfetario diventi conveniente, è necessario che il professionista decida di avviare una nuova attività per la quale non esista un’apposita cassa previdenziale. In questa ipotesi, il lavoratore autonomo potrà beneficiare dell’agevolazione che prevede la riduzione del reddito a un terzo per i primi tre anni di attività, mentre non avrà conseguenze sul piano previdenziale perché si iscriverà alla gestione separata Inps che non prevede un minimale contributivo.
Il commerciante con o senza nuova attività
Situazione analoga anche per quanto riguarda i commercianti: normalmente il regime dei minimi sarebbe più vantaggioso, per via della forfettizzazione del reddito e dell’aumentata percentuale dell’imposta sostitutiva imposte dalla legge di Stabilità 2015. Tuttavia, il commerciante che avvia una nuova attività potrà anch’esso beneficiare della riduzione a un terzo del reddito forfetario imponibile, che va ad aggiungersi all’esonero della contribuzione Ivs minimale. Ciò che ne consegue, è che in questo particolare caso il nuovo sistema forfetario sia meno oneroso del regime dei minimi.
Il regime transitorio dei vecchi minimi
In ogni caso, è bene ricordare che proprio la legge di Stabilità dispone la possibilità, per quanti entro il 31 dicembre del 2014 risulteranno appartenere al regime dei minimi, di permanere al suo interno fino alla scadenza naturale del quinquennio dall’inizio dell’attività o fino al compimento del 35 esimo anno d’età.
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