Si è candidato con l’Alleanza Nazionale Repubblicana, nuovo nome del vecchio Partito Colorado del Paraguay ed è riuscito a riportare la destra al potere dopo 5 anni di opposizione. Horacio Cartes è il nuovo Presidente del Paraguay, ha vinto le ultime elezioni con il 45,91% contro il 36,84% del suo avversario, il senatore Efrain Alegre del Partito Liberale. I nazionalisti aveva governato il Paraguay fino al 2008 quando Fernando Lugo, a capo della coalizione di sinistra ha vinto le elezioni instaurando il primo governo a matrice progressista della storia del Paraguay.
Ma appena 4 anni dopo Lugo è stato deposto e il suo vice ha preso il comando del Paraguay guidandolo nel periodo più opaco della sua storia politica. Queste elezioni dovrebbero riportare la normalità in Paraguay, dove, dopo la destituzione di Lugo la sinistra si è completamente sfaldata spianando la strada per l’ascesa di Cartes.
Una vita da imprenditore
Horacio Cartes, nuovo presidente del Paraguay è un imprenditore di successo, figlio del rappresentante in Paraguay dell’azienda aeronautica Cessna. Cartes ha iniziato la sua carriera seguendo le orme del padre Ramòn Telmo Cartes. Ha studiato negli Stati Uniti ed ha debuttato con le sue prime aziende per il trasporto aereo commerciale. La sua carriera come imprenditore decolla però negli anno 90 quando Cartes fonda la Banca Amambay, poi Tabacos del Paraguay, nata dalla sua partecipazione come socio della Tabacalera del Este, e infine i liquori, con la Bebidas del Paraguay.
Dopo di che si dedica ad un’altro mondo molto redditizio in Paraguay, ovvero quello del calcio. Dal 2001 Cartes è il presidente di Libertad, una delle squadre più importanti del Paraguay e in occasione del mondiale è stato uno dei manager della nazionale.
La carriera politica
E’ nel 2009 che Cartes decide di dedicarsi alla carriera politica e anche qui la sua ascesa è stata veloce, sopra ogni aspettativa. Cartes decide di entrare nel Partito Colorado, affermandosi subito come leader grazie al suo carisma e alle due doti di leader. Per potersi candidare come Presidente del Paraguay Cartes ha dovuto convincere i membri anziani del suo partito a modificarne lo statuto che prevedeva almeno 10 anni di militanza politica prima di potersi candidare come Presidente. Una carriera davvero brillante, soprattutto se si considera che Cartes prima del 2009 non si era mai interessato alla vita politica del Paraguay; come ha ammesso lui stesso, infatti, ha votato per la prima volta domenica scorsa in occasione delle elezioni che lo hanno incoronato presidente del Paraguay.
Ombre sulla vita di Cartes
La vita e la carriera di Cartes sono segnate da numerosi successi, ma anche da molte ombre. L’attuale presidente del Paraguay infatti è stato indagato in più occasioni e per reati diversi. La prima indagine su Cartes risale al 1985 quando in seguito all’accusa di evasione fiscale per 32 milioni di dollari, fuggì all’estero. Rientrato in Paraguay ha passato un breve periodo in prigione nel corso del 1989.
A questo si aggiungono le accuse di narcotraffico; dai documenti pubblicati grazie a Wikileaks emerge che Cartes rientrava nella lista dei trafficanti della DEA, la divisione antidroga degli Stati Uniti.
Ma le accuse nei confronti di Cartes non finiscono qui: tra il 1995 e il 2000 ha apeto una società offshore nelle isole Cook, un paradiso fiscale. La banca di Cartes, l’Amambay Trust Bank offriva ai suoi clienti servizi finanziari illegali in Paraguay e completava il profilo perfetto, almeno secondo gli investigatori, del narcotrafficante. Gli ingredienti in effetti ci sono tutti: compagnia aerea, connessioni con noti trafficanti, banche, paradisi fiscali, ma nonostante questo nel corso dei numerosi processi a carico di Cartes nessuno è mai riuscito a provarne la colpevolezza.
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