Trading: panico da perdita? Ecco come limitarlo

Lorenzo Carrega

25 Novembre 2012 - 14:26

Trading: panico da perdita? Ecco come limitarlo

Il mondo del trading è costellato di indicatori, analisi tecniche, grafici, statistiche che richiedono un importante sforzo cognitivo.

Essenziale è la pratica di liberare la mente dalla trappola dell’emotività, essere consapevoli che le perdite fanno parte del gioco e guardare alle strategie d’investimento come strumenti utili per facilitare il raggiungimento del successo.

Quindi, nela caso in cui una posizione di trading aperta avesse un andamento contrari alle proprie aspettative, è necessario evitare di cadere nella trappola dell’emotività, sforzandosi di rivedere le proprie analisi in base ad indicatori tecnici e fondamentali e valutare serenamente se perseverare in un trade che non sta dando i suoi frutti o tagliare le perdite accettando di aver fatto una valutazione errata.

Quando la parte emotiva prende il sopravvento occorre sempre fermarsi e riacquistare la giusta lucidità per tornare ad essere nelle condizioni di fare trading con profitto.
“Saper respirare” quando si ha il fiato corto è un’abilità sempre presente nei traders di successo!

Più in generale, è bene seguire le seguenti indicazioni:

  • Non insistere con un trend in costante perdita: molti investitori si comportano come se l’andamento negativo non esistesse, decisi a non cambiare strategia e convinti che, con un po’ di tenacia, tutto si aggiusta. Ciò può causare gravi perdite;
  • Limitare le perdite: anche se liquidare una posizione in perdita è doloroso, occorre saper cambiare strategia quando il mercato non asseconda la propria visione.
  • Valutare la situazione di contorno: ricordarsi che il contesto che determina l’andamento dei prezzi può variare e trasformare un’analisi corretta in un’operazione fallimentare. Non c’è nulla di sbagliato nel chiudere la posizione in perdita in questi casi.
  • Stabilire una soglia massima di perdita e di guadagno: avere un riferimento concreto può essere utile per generare libertà d’azione entro certi limiti, evitando l’insorgenza di stress inutile.
  • Memorizzare le proprie azioni: imparare dai propri errori è l’approccio più efficace, soprattutto se si tiene undario giornaliero delle proprie scelte d’investimento e degli effetti che hanno provocato.

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