La debolezza del dollaro americano e la riduzione delle posizioni net short stanno favorendo la risalita dell’oro, che stamattina è tornato sopra 1.400 dollari l’oncia. Il metallo giallo è inserito da diversi giorni all’interno di un’ampia fase laterale, ma oggi i prezzi sono riusciti momentaneamente a venirne fuori con un breakout della volatilità che finora ha consentito un allungo fino a 1.410 dollari l’oncia. Tuttavia, secondo Credit Suisse, l’oro è destinato ancora a scendere nei prossimi mesi.
La banca d’affari elvetica ritiene che a mettere sotto pressione le quotazioni dell’oro nel breve-medio periodo saranno i minori rischi di inflazione. Tuttavia, nel lungo periodo l’oro dovrebbe riuscire a limitare i rischi al ribasso. Credit Suisse ha tagliato il rating sull’intero settore delle commodity a "neutral" da "overweight" (sovrappesare in portfolio), in quanto si aspetta un rallentamento della crescita globale e un peggioramento degli indicatori tecnici.
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