Continua il sell-off dell’oro che durante la sessione Asiatica è sceso ad un minimo di 1.269 dollari, seguendo il tonfo del 5.4% della sessione USA. Un tonfo peggiore di quello di aprile.
I prezzi dell’oro sono ai minimi dal settembre 2010, ma secondo alcuni strategist, il peggio non è ancora passato per il metallo prezioso che potrebbe subire un ulteriore crollo del 20% dai prezzi attuali e arrivare a 1.000 dollari per oncia, proprio come previsto qualche tempo fa dall’economista Nouriel Roubini.
Oro: possibile crollo fino a 1.000 Dollari?
A 1.200 o 1.000 dollari per oncia: è una possibilità concreta. Dobbiamo ricordare che i prezzi dell’oro sono andati aumentando negli ultimi 12 anni e che una correzione doveva essere prevista. In questo contesto, il sentiment gioca un ruolo fondamentale nel determinare i prezzi. Gaurav Sodhi, analyst per Intelligent Investor
L’oro ha perso circa il 30% dal picco a 1.900 dollari per oncia raggiunto nel 2011, vittima della forte ondata ribassista di aprile. Il contesto inflazionistico globale ha ridotto l’appeal del metallo prezioso come protezione contro l’aumento dei pezzi. Inoltre, le prospettive per la possibilità di una riduzione della liquidità nell’economia più grande del mondo, assieme alla forza del dollaro, hanno contribuito a pesare sul corso dell’oro.
Per l’oro i segnali sono negativi tanto da un punto di vista tecnico, quanto fondamentale. C’è il tapering della Fed che spinge il Dollaro, elemento negativo per l’oro. Inoltre, le dinamiche di domanda-offerta mostrano segni di cedimento laddove Cina e India non sono più acquirenti con lo stesso ritmo di prima. Stan Shamu, della IG Market
L’India, infatti, ha intrapreso diverse misure negli ultimi mesi per moderare la domanda del metallo prezioso, aumentando ad esempio all’8% la tassa sull’importazione.
Oro: fin dove può scendere?
Secondo Victor Thianpiriya, analyst delle commodity per ANZ, i costi di produzione dell’oro (circa 1.200-1.300 dollari per oncia) non rappresentano una buona scala di valori per prevedere il possibile calo dei prezzi del metallo prezioso.
Il costo di produzione dell’oro è un bersaglio in movimento. Se i margini vengono schiacciati, i minatori potrebbero ridurre le spese e le estrazioni. Dunque, ritenere che ci sia una solida barriera ai prezzi, oltre i quali questi non possono scendere, è il modo sbagliato per approcciarsi all’oro. Victor Thianpiriya, ANZ
Secondo Thianpiriya l’oro potrebbe essere scambiato in un range compreso tra 1.200 e 1.400 nei prossimi sei mesi, ma è impossibile escludere un movimento al di sotto della soglia 1.200, visti i violenti movimenti che caratterizzano di recente la price action del metallo prezioso.
Conclude poi Thianpiriya: "È certamente possibile che l’oro crolli al di sotto della soglia 1.200 dollari per oncia. Bisogna vedere fino a che punto può arrivare il rally del dollaro".
| Dalla Cnbc: Gold Now at Levels Worse Than April’s Big Selloff |
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