Le origini del Covid svelate in dei documenti segreti: è stata una fuga da laboratorio?

Giorgia Bonamoneta

14 Gennaio 2022 - 00:09

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Sono state rese pubbliche le email che dimostrano come una parte degli esperti abbiano preso seriamente in considerazione l’ipotesi della fuga da laboratorio. Cosa contengono le email.

Le origini del Covid svelate in dei documenti segreti: è stata una fuga da laboratorio?

Ritorna la teoria del Covid (virus SARS-CoV-2) fuggito dal laboratorio di Wuhan, ma questa volta le informazioni sono contenute nelle email segretate tra gli scienziati occidentali protagonisti delle task force contro la pandemia, come Anthony Fauci.

I personaggi coinvolti sono, oltre al già citato Fauci, Francis Collins del National Institutes of Health e Jeremy Farrar, direttore del Wellcome Trust. I personaggi dialogano tramite email sulla possibilità di creazione e fuga del virus dal laboratorio di Wuhan. La prima email proviene da Farrar ed esprime i dubbi relativi al virus emersi in seguito alla teleconferenza avvenuta il 1° febbraio 2020 tra i 12 scienziati occidentali. L’ipotesi della fuga dal laboratorio è sempre stata valida, non bisogna dimenticarlo, ma in queste email si legge un certo intento di nascondere questa ipotesi per non inficiare il lavoro della comunità scientifica richiesto in quel momento.

Origini del Covid svelate in documenti segreti? Le email degli scienziati

Le origini del Covid non sono ancora state scoperte e gli esperti ci stanno lavorando fin dall’inizio, forse anche prima di quanto si sospettava. Anche gli scienziati occidentali, che a lungo hanno evitato di parlare di fuga dal laboratorio, hanno esaminato tale possibilità. È quanto emerge dalle email rese pubbliche in questi giorni.

Le email in questione sono un botta e risposta tra gli scienziati che il 1° febbraio hanno partecipato alla teleconferenza sui primi dati relativi al Covid-19. Per il deputato repubblicano degli Stati Uniti James Comer, che è riuscito a ottenere la versione integrale di questi documenti, le email indicano che gli esperti avevano preso in considerazione l’ipotesi della fuga di laboratorio molto seriamente. “Queste email - afferma - mostrano una mancanza di apertura e trasparenza tra scienziati occidentali, che sembravano interessati, per ragioni politiche, di mettere a tacere ipotesi che ritenevano molto plausibile.

Origine del Covid-19 in laboratorio: la fenditura di furin

Nelle email emerge una preoccupazione comune, quella del sito di fenditura di furin, una sezione della proteina spike che gli consente di entrare nelle cellule e di essere così contagioso per gli umani. Il professore Farzan, citato da Jeremy Farrar, riferisce che in natura la possibilità che si sia creata è molto bassa.

Farrar prosegue:

Credo che questa diventi una questione di come si fa a mettere tutte queste cose insieme, se si crede in questa serie di coincidenze, cosa sappiamo del laboratorio di Wuhan, quanto potrebbe essere naturale (il virus), fuga accidentale o evento naturale? Io propendo per un 70 a 30 o un 60 a 40.

Le percentuali variano nelle email successiva, con professori che rivalutano e mettono in dubbio le ipotesi sulle origini.

Ipotesi della fuga sempre più sicura?

Scoprire queste email a due anni di distanza cosa implica? La fiducia nella scienza è probabilmente salva, dopotutto conoscere l’origine del virus non ci è utile nel combatterlo.

Emerge però un tentativo di omettere informazioni, di nascondere parte dei dubbi e il dialogo tra le parti che invece avrebbero potuto rendere più semplice il confronto con tra scienza e cospirazionisti che oggi hanno perso la fiducia nella scienza e nel Governo.

In altre email appare chiaramente l’azione di protezione dell’informazione scientifica. Fauci e Collins si sono scritti email preoccupati sull’“effetto cospirazione”. Una di queste è scritta dal virologo olandese Ron Fouchier, che scrive: “L’ulteriore dibattito su queste accuse distrarrebbe in maniera inutile i principali ricercatori dai loro doveri e provocherebbe un danno non necessario alla scienza in generale e in particolare in Cina”.

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