“Ora o mai più”. L’appello Onu per fermare il riscaldamento globale

Riccardo Lozzi

05/04/2022

27/12/2022 - 14:47

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“Ora o mai più” è l’appello lanciato dall’Onu per evitare il disastro climatico. Le emissioni di gas serra devono dimezzarsi entro il 2030 altrimenti non sarà possibile ridurre l’aumento delle temperature.

“Ora o mai più”. L’appello Onu per fermare il riscaldamento globale

Nella terza parte del suo rapporto, l’IPCC ha lanciato un nuovo allarme sul cambiamento climatico senza possibilità di libere interpretazioni.

Infatti, nel report pubblicato lo scorso 4 aprile dal Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico appartenente all’Onu, viene affermato che per poter limitare il riscaldamento globale, così come definito dagli accordi di Parigi, è necessario agire “ora o mai più”.

Come viene riportato all’interno del documento, il massimo delle emissioni di gas serra deve essere raggiunto entro e non oltre il 2025, per poi dimezzarsi per il 2030. In caso contrario non sarebbe più possibile ridurre l’aumento delle temperature sotto 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.

Il mondo è quindi ancora in grado di evitare il disastro completo e le peggiori devastazioni che potrebbero essere causate in un futuro non troppo lontano dai cambiamenti climatici. Tuttavia è necessario comprendere come il tempo per scongiurare un rischio del genere sia ormai agli sgoccioli.

Appello Onu per fermare il riscaldamento globale

L’analisi realizzata dall’Intergovernmental Panel On Climate Change evidenzia come gli investimenti, che hanno subito una diminuzione evidente negli ultimi anni, siano ben al di sotto di quanto sarebbe necessario per compiere una vera e propria transizione ecologica.

Per poter sperare di raggiungere un risultato nei tempi previsti, sarebbe essenziale riuscire entro il 2050 ad aumentarne il volume di almeno 6 volte rispetto al livello attuale. Si tratterebbe comunque di un costo gestibile che rappresenta una minima percentuale del Pil globale.

Paradossalmente, infatti, non è tanto il costo delle azioni a preoccupare, considerando i benefici che si avrebbero sulla salute della collettività e il prezzo da pagare in caso d’inazione, ma la volontà da parte dei diversi Paesi.

Il segretario delle Nazioni Unite António Guterres ha accusato duramente i governi e le imprese private di mentire rispetto al raggiungimento degli obiettivi da perseguire per contenere il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5°C, avvertendo che, in caso di frodi, “i risultati saranno catastrofici”.

“Ora o mai più” per agire sul cambiamento climatico

Inoltre, la guerra in Ucraina potrebbe influire nella corsa per il raggiungimento di questo obiettivo fondamentale per il futuro del pianeta e dell’umanità.

La crisi politica tra la Russia e l’Occidente, in seguito all’invasione brutale avviata da Mosca nei confronti dello Stato confinante, sta avendo dure ripercussioni sull’approvvigionamento energetico dei Paesi membri dell’Unione Europea, del Regno Unito e degli Stati Uniti.

A causa di possibili difficoltà future, alcune nazioni stanno ipotizzando di ricorrere all’aumento di combustibili fossili. In questo caso, però, come segnalato dall’IPCC non sarebbe più possibile raggiungere gli obiettivi degli accordi di Parigi e il disastro climatico potrebbe essere la prospettiva più verosimile.

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