I volontari internazionali impiegati alle Olimpiadi 2016 sono esausti e lasciano Rio. Le ragioni dell’abbandono di massa.
Olimpiadi Rio 2016: migliaia di volontari olimpici abbandonano i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro a causa di condizioni di lavoro disumane.
20.000 volontari su 50.000 provenienti da ogni parte del mondo per prestare gratuitamente il loro servizio alle Olimpiadi in Brasile hanno denunciato lunghissimi orari di lavoro e la mancanza di cibo.
Rimangono circa 30.000 persone ancora impiegate in varie mansioni ai giochi. I volontari, arrivati a luglio nella città brasiliana dopo una selezione iniziata nel 2014, sono stati reclutati per lavorare al servizio del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paraolimpici Rio 2016.
I volontari stanno contribuendo in modo molto variegato, accompagnano gli atleti in giro per Rio de Janeiro, controllano biglietti in tribuna e si occupano di altre mansioni più specializzate.
Continuano le polemiche a ridosso della conclusione di queste Olimpiadi, contestate fin dagli esordi a causa della crisi brasiliana e la gestione poco chiara di appalti e della manutenzione delle strutture. Ora una nuova spada di Damocle si abbatte sul comitato olimpico dopo le dichiarazioni dei volontari sfruttati.
Olimpiadi Rio 2016: sfruttamento dei volontari. Le testimonianze
Circa il 30% dei volontari di Rio 2016 hanno riportato alla CBC di essere andati via dopo aver lavorato due settimane di fila senza potersi ritagliare pause adeguate.
La più grave dichiarazione riguarda la mancanza di cibo, come detto da un volontario anonimo:
“Un sacco di persone hanno smesso di lavorare a causa del cibo. Gli era stato detto di prestare servizio per otto o nove ore con un solo spuntino leggero da mangiare”.
Un altro volontario, un giovane di 23 anni, ha parlato di straordinari mai contemplati:
“Ci chiedono di venire a lavorare molto presto, per anche 12 ore di fila”.
I problemi incontrati dai volontari sono l’ultimo di una serie di beghe che hanno afflitto le Olimpiadi di quest’anno, che erano già state messa in ombra dal virus Zika, dall’inquinamento delle acque di Guanabara Bay e le proteste da brasiliani sui costi della manifestazione.
Gli organizzatori olimpici, però, hanno negato tutto. Ritengono che il calo del numero di volontari non sia affatto un male, anzi si è parlato di una migliore organizzazione interna.
Eppure il giudizio dei volontari disertori è diverso, alcuni hanno spiegato che il comitato organizzatore si è atteggiato nei loro confronti con pietà, quasi facesse beneficenza dandogli modo di lavorare a Rio 2016. Uno degli sfortunati volontari ha parlato duramente degli organizzatori:
“Il comitato utilizza i volontari per fare soldi, ci usa e basta”.
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