Olimpiadi Rio 2016: il Brasile è pronto? Tra criminalità, droga, omicidi e lavori ancora da ultimare, l’allarme della polizia: “Benvenuti all’inferno”.
Olimpiadi Rio 2016: si parte il 5 agosto. Il Brasile è pronto a "fischiare il calcio di inizio" e dare il via alle Olimpiadi di Rio 2016?
Manca meno di un mese all’inizio dei 31° giochi olimpici che si terranno dal 5 al 21 agosto a Rio de Janeiro, Brasile, ma la città ospitante non sembra affatto pronta ad accoglierli.
L’inaugurazione è dietro l’angolo e mentre 10mila atleti si preparano a contendersi le vittorie nella varie discipline sportive sono tanti i problemi che il Governo sta affrontando prima dell’inaugurazione delle Olimpiadi di Rio 2016.
L’organizzazione è in alto mare, crescono i disagi legati alla criminalità e lo Stato è in piena crisi economica. C’è forse il rischio di un fallimento delle Olimpiadi di Rio 2016 sotto gli occhi di tutto il mondo?
Olimpiadi Rio 2016 a rischio?
Le Olimpiadi di Rio si disputeranno a Barra da Tijuca, che ospiterà anche il villaggio olimpico. Gli altri eventi saranno concentrati in tre diverse zone: Copacabana, Maracanã e Deodoro.
Sembra però che le infrastrutture non solo non siano pronte, ma che risultino completamente diverse rispetto alle fotografie e alle immagini diffuse dai media, per non parlare dei trasporti pubblici e delle linee ferroviarie, lontanissime dall’essere completate in tempo per i giochi.
Per non parlare dell’aspetto sicurezza. Una delle maggiori preoccupazioni sulle Olimpiadi di Rio 2016 arriva proprio dal settore della sicurezza. In questi giorni le forze dell’ordine brasiliane hanno manifestato per protestare contro i salari bassi e costantemente in ritardo.
Striscioni con la scritta “Benvenuti all’inferno”, che la polizia non ha esitato a mostrare durante il proprio comizio, accolgono gli sportivi in arrivo a Rio, quasi ad avvertirli del caos che li aspetta.
Le forze armate si trovano a fronteggiare una situazione di degrado: omicidi all’ordine del giorno, rapimenti lampo per lucrare il più possibile e traffici di droga incontrollabili imperversano nella capitale di questi giochi olimpici.
Cresce il numero di stupri e torture e la polizia non riesce con i mezzi e le risorse ridotte di cui dispone a fronteggiare la criminalità che ormai governa la città.
Olimpiadi Rio 2016: la crisi politico-economica
Attualmente il Brasile affronta una crisi politica estremamente complessa: dopo che il presidente Dilma Rousseff è stata sospesa per la richiesta di impeachment, il Governo è retto dal suo vice Michel Temer, anche lui indagato.
Il Governo statale è sull’orlo del default finanziario e il Comune è sotto accusa per scandali legati alla corruzione e ai sospetti di inquinamento ambientale.
Altra defezione del comitato olimpico è la chiusura del laboratorio antidoping, costato 50 milioni di euro di fondi pubblici. E’ stato sospeso provvisoriamente dalla WADA (World Anti-Doping Agency) per non aver rispettato gli standard richiesti.
Il Comitato organizzatore, in base alle ultime stime, ha venduto 4,2 milioni di biglietti, pari al 70% del totale. L’incasso attuale è di circa 253 milioni di euro, ma si punta ai 287 milioni di euro.
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