Nuovi guai per il Regno Unito: sterlina sotto pressione

Violetta Silvestri

9 Dicembre 2021 - 15:17

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La sterlina perde slancio e scende a livelli minimi di un anno sul dollaro. Nuove restrizioni in Regno Unito e un clima di preoccupazione sulla variante Omicron indeboliscono la valuta e il sentiment.

Nuovi guai per il Regno Unito: sterlina sotto pressione

Il Regno Unito spaventato da Omicron fa indebolire la sterlina.

La valuta inglese mercoledì 8 dicembre è scesa al livello più basso in più di un anno contro il dollaro, poiché la prospettiva di nuove restrizioni sul coronavirus ha offuscato le previsioni per l’economia inglese.

Le misure di Johnson per evitare l’ondata del nuovo ceppo saranno introdotte dal 10 dicembre. In questo rinnovato contesto di incertezza sull’andamento pandemico, la sterlina sta perdendo terreno sul dollaro.

La sterlina affondata da Omicron e non solo

L’8 dicembre è stato un giorno buio per la valuta inglese, scambiata dello 0,5% in meno a $1,317 appena sono emerse le prime indiscrezioni sul cosiddetto Piano B di Johnson, comprendente alcune nuove restrizioni.

Oggi, giovedì 9 dicembre, le regole sono state ufficializzate. Nello specifico, da venerdì 10 dicembre, le mascherine sono obbligatorie per la maggior parte dei luoghi pubblici al coperto, inclusi luoghi di culto, teatri e cinema, nonché sui mezzi pubblici e in luoghi come negozi e parrucchieri.

Da lunedì 13 dicembre le persone devono lavorare da casa se possibile e da mercoledì 15 dicembre (previa approvazione parlamentare), sarà richiesto un Covid Pass del SSN - che mostri lo stato di vaccinazione o un recente test di flusso laterale negativo - per accedere a diversi luoghi ed eventi pubblici.

In questa cornice, la fiducia nella ripresa del Regno Unito si è indebolita e la sterlina ha perso forza sul biglietto verde.

La coppia GBP/USD scambia a 1,3205 mentre si scrive.

L’imposizione delle più rigide restrizioni contro Omicron nel Regno Unito ha costretto gli investitori a ridimensionare le scommesse per un imminente aumento dei tassi di interesse da parte della Bank of England. Questo, insieme alle persistenti incertezze legate alla Brexit, ha continuato ad agire da vento contrario per la sterlina britannica.

Inoltre, il dollaro USA ha attratto nuovi acquisti e le aspettative da “falco” della Fed hanno ulteriormente sostenuto il biglietto verde e hanno esercitato una certa pressione al ribasso sulla coppia GBP/USD.

Il ribasso della sterlina evidenzia il diverso impatto di Omicron sul previsto percorso di politica monetaria sulle sponde opposte dell’Atlantico.

Il presidente della Federal Reserve Jay Powell la scorsa settimana ha segnalato il suo sostegno a un ritiro più rapido dell’enorme programma di acquisto di obbligazioni della banca centrale degli Stati Uniti, aprendo la strada ad aumenti dei tassi, nonostante la minaccia rappresentata dalla rapida diffusione di Omicron.

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