Nuovi focolai in Italia in autunno: la previsione del virologo

Fiammetta Rubini

23/06/2020

03/06/2021 - 12:37

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Il virus in Italia tornerà a fare danni in autunno, come ne sta facendo ora nei mattatoi tedeschi. Il prof. Andrea Crisanti lancia l’allarme seconda ondata.

Nuovi focolai in Italia in autunno: la previsione del virologo

Prepariamoci a un autunno come nei mattatoi tedeschi, epicentri dei nuovi focolai di coronavirus che hanno portato la Germania a ripristinare il lockdown.

Gli ultimi bollettini dei contagi in Italia, complici il caldo e la vita all’aria aperta, non sono più drammatici come nei mesi passati, ma il peggio non è passato del tutto. A lanciare l’allarme è il prof. Andrea Crisanti, che in un’intervista al Fatto Quotidiano ha avvertito del rischio reale di vivere una nuova ondata di contagi dopo l’estate, proprio come sta accadendo ora nei mattatoi tedeschi. L’ultimo focolaio registrato è quello a Gütersloh, nel Nord Reno Westfalia, dove si sono registrati più di 1.500 casi positivi a Covid-19.

Il virologo: Italia come mattatoi tedeschi in autunno

Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia all’Università di Padova, sostiene che il virus che causa Covid-19 non se ne andrà come la Sars, che è scomparsa nel giro dell’estate. Questo perché ci sono ancora milioni di persone contagiate in tutti e 5 i continenti.

Al FQ il virologo ha spiegato che se oggi in Italia il numero dei malati e dei decessi per Covid-19 non fa più così tanta paura è grazie agli effetti positivi del lockdown, dell’uso delle mascherine e del distanziamento sociale. A queste misure, essenziali per tenere a bada il virus, si aggiunge il clima. Il caldo sta aiutando, ma attenzione a rilassarsi troppo: l’esperto avverte infatti che il nostro autunno rischia di essere come i mattatoi tedeschi adesso, dove il virus sta ancora facendo danni.

Per evitare una nuova emergenza coronavirus in Italia dopo l’estate, continua Crisanti, bisognerà aggredire sul nascere ogni singolo cluster e fare attenzione ai contagi importati dall’estero, in particolare dai Paesi dove l’epidemia è ancora fuori controllo. Se questi non vengono individuati e isolati subito l’Italia rischia di mandare in fumo tutti gli sforzi fatti in questi 3 mesi e i traguardi raggiunti grazie al lockdown e alle misure di controllo.

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