La banca centrale neozelandese ha confermato i tassi di interesse al 3,5%, favorendo così la discesa del Kiwi sui minimi da febbraio scorso
Stanotte ha avuto luogo la riunione della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ), chiamata a esprimersi sulle strategie di politica monetaria in Nuova Zelanda. La banca centrale di Wellington ha mantenuto i tassi di interesse fermi al 3,5%, come da attese degli analisti finanziari. Dopo aver adottato una politica monetaria restrittiva nei mesi scorsi con diversi aumenti del costo del denaro, resi necessari dal surriscaldamento dei prezzi delle case e dal miglioramento dell’economia neozelandese, la banca centrale di Wellington ha dichiarato che è giunto il momento di “seguire un periodo di monitoraggio” prima di valutare la possibilità di effettuare nuovi aggiustamenti ai tassi di interesse.
Il governatore Graheme Wheeler al momento non ha alcuna intenzione di alzare i tassi di interesse, in una fase caratterizzata da un significativo deprezzamento del dollaro neozelandese nei confronti del biglietto verde. Wheeler ha fatto intendere più volte di non tollerare un cambio del Kiwi troppo elevato tanto che, quando i prezzi superarono quota 0,88 due mesi fa, la RBNZ aveva addirittura “minacciato” di essere pronta a vendere grosse quantità di valuta locale sui mercati internazionali per evitare ulteriori apprezzamenti. Secondo la banca centrale neozelandese ancora oggi il Kiwi quota su valori troppo elevati, impedendo all’economia domestica di espandersi con maggiore forza.
Nel 2014 le stime del governo di Wellington sono per una crescita del pil pari al 3,7%. In ogni caso sul mercato forex continua la discesa della valuta oceanica, che oggi ha toccato il minimo più basso degli ultimi 7 mesi sul dollaro americano. Il tasso di cambio NZDUSD è sceso fino a 0,8165 e ormai è sempre più vicino all’area di supporto chiave di lungo periodo posta a 0,8050. Dai top di 0,8836, registrati un paio di mesi fa, il dollaro neozelandese si è deprezzato dell’8,2%. Il cross EURNZD, invece, è in ripresa sopra 1,58, dopo che sei giorni fa era sceso in area 1,55. Infine, il cross NZDJPY si muove in un contesto di bassa volatilità intorno a 87,50.
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