Wellington si avvia ad aumentare i tassi di interesse a partire dal 2014, preoccupata per la crescita dei prezzi delle case. Il dollaro neozelandese resta stabile sul forex
La Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) ha confermato ieri notte il costo del denaro al 2,5%, in linea con quanto si aspettavano gli analisti finanziari. Tuttavia, i vertici della banca centrale di Wellington hanno anche ribadito la necessità di avviare il prima possibile una stretta monetaria, per evitare che le pressioni inflazionistiche possano creare problemi all’economia. La Nuova Zelanda continua a mostrare buoni tassi di crescita. Graeme Wheeler, governatore della RBNZ, ha sottolineato che per l’anno fiscale chiuso lo scorso settembre la crescita del pil viene stimata al 3%.
Si tratta di un’economia in espansione, per cui bisognerà tenere sotto controllo l’andamento dei prezzi. In particolare la RBNZ è preoccupata per la crescita delle quotazioni del mattone. Wheeler ha evidenziato come la crescita dei prezzi delle case ad Auckland e in altre regioni del paese siano da monitorare con attenzione. Le pressioni al rialzo sui prezzi delle abitazioni sono dovute alla carenza di alloggi, ma soprattutto alla forte richiesta generata dal contesto di bassi tassi di interesse.
Sul forex il dollaro neozelandese resta piuttosto stabile, facendo decisamente meglio della valuta di Sidney che ormai è in caduta libera. Il tasso di cambio NZD/USD è stato però respinto dalla barriera grafica formatasi poco sopra 0,83. Anche ieri il Kiwi non è andato oltre quota 0,8320 e a questo punto appare probabile un approfondimento ribassista verso 0,8150 prima e 0,8080 poi. Stamattina il cambio quota poco sopra 0,82, ma nel breve termine ha perso la forza necessaria per tentare un allungo rialzista verso le resistenze di area 0,84.
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