Primo ministro d’Israele indagato per frode e corruzione. Guai per Netanyahu

Marco Frattaruolo

29/12/2016

I media israeliani hanno riferito che il premier Netanyahu sarebbe indagato per due casi di corruzione e frode risalenti al periodo in cui era ancora ministro delle Finanze.

Primo ministro d’Israele indagato per frode e corruzione. Guai per Netanyahu

Le TV e i giornali israeliani hanno riferito che il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu sarebbe indagato per i reati di corruzione e frode che risalirebbero al periodo in cui l’attuale Premier ricopriva il ruolo di ministro delle Finanze. A darne notizia è stata la TV Channel10, specificando che né la polizia né il ministero degli Interni avrebbe smentito l’accusa.

Ad ordinare l’apertura delle indagini sarebbe stato il procuratore generale Avichai Mandelblit, ma attualmente non si hanno informazioni precise circa i reati contestati al primo ministro. Il quotidiano Times of Israel parla di frode e corruzione, mentre Channel10 che in un primo momento non aveva specificato quali fossero i reati contestati, ha poi confermato che si dovrebbe trattare di due indagini separate e che Netanyahu sarà chiamato a testimoniare nei prossimi giorni.

La notizia rappresenta comunque una brutta tegola per il primo ministro di Israele che negli scorsi giorni ha dovuto prendere atto del voto contrario delle Nazioni Unite sulle colonie israeliane in territorio palestinese.

Di cosa è accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu

Benjamin Netanyahu, primo ministro di Israele in carica dal marzo 2009, secondo i media israeliani sarebbe accusato di frode e corruzione. In particolare il procuratore Mandelblit avrebbe ordinato agli inquirenti di indagare sul rapporto tra Netanyahu e il finanziere francese Arnaud Mimram, da cui l’attuale premier nel 2009 avrebbe accettato una tangente pari a circa un milione di euro. Sotto l’occhio del procuratore ci sarebbero inoltre alcuni viaggi all’estero che Netanyahu avrebbe fatto tra il 2003 e il 2005 (quando ancora ricopriva il ruolo di ministro delle Finanze) insieme alla famiglia.

A parlare della tangente che Netanyahu nel 2009 avrebbe incassato da Arnaud Mimram, era stato lo stesso finanziere francese durante un processo in Francia che lo ha visto imputato per frode. Il premier israeliano lo scorso giugno si era lasciato andare ad una mezza confessione, ammettendo di aver ricevuto da Mimram 40mila euro per una donazione, negando le cifre citate dal finanziere che in seguito è stato condannato ad una pena di otto anni.

Non è la prima volta, tuttavia, che Benjamin Netanyahu si trova a dover rispondere ad accuse di reati. Lo scorso novembre, infatti, alcuni giornali israeliani avevano fatto riferimento a uno scandalo che aveva coinvolto uno dei collaboratori del Premier, l’avvocato David Shimron, accusato di conflitto di interesse in quanto rappresentate dell’azienda ThyssenKrupp, dalla quale il governo guidato da Netanyahy era in procinto di comprare dei sottomarini. A maggio, invece, Netanyahu e sua moglie erano stati accusati di aver utilizzato soldi pubblici per coprire alcune spese private. Sempre con la moglie nel 2000 Netanyahu venne inoltre accusato di corruzione per aver ricevuto regali di altissimo valore.

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