Nestlé: 2 miliardi di dollari per passare alla plastica riciclata

Marco Ciotola

23 Gennaio 2020 - 22:46

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Nestlé ha annunciato di essere disposta a investire più d 2 miliardi di dollari per puntare tutto sulla plastica riciclata. I dettagli

Nestlé: 2 miliardi di dollari per passare alla plastica riciclata

Nestlé è pronta a investire 2 miliardi di dollari per passare alla plastica riciclata. La compagnia ha annunciato l’intenzione di tagliare notevolmente i costi in diverse aree del suo business, così da poter «liberare» uno spazio di business pari a oltre 1,5 miliardi di franchi svizzeri (circa 1,6 miliardi di dollari) per acquistare 2 milioni di tonnellate di plastica riciclata, da oggi fino al 2025.

Le aziende del comparto alimentare che cercano di ridurre il consumo di plastica stanno tutte incontrando una gigantesca difficoltà: trovare materiale riciclato che si riveli adatto.

Ma la più grande azienda alimentare al mondo ha dichiarato, in una nota pubblicata alla fine della scorsa settimana, di essere disposta a un impegno notevole su questo fronte.

Ha affermato che pagherà molto più dell’attuale prezzo di mercato per il materiale riciclato, mossa che costituisce una parte della sua strategia per colmare la carenza di plastiche adatte al confezionamento alimentare e attirare nuovi fornitori nel settore.

Questo dovrebbe permetterle di ridurre di un terzo l’utilizzo delle plastiche cosiddette vergini - ovvero in grossa percentuale non riciclabili - entro il 2025.

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Nestlé: 2 miliardi di dollari per passare a plastica riciclata

Mark Schneider, amministratore delegato di Nestlé, ha dichiarato che rendere la plastica riciclata sicura per gli alimenti rappresenta “una sfida enorme per il nostro settore”:

“Questo è il motivo per cui, oltre a ridurre al minimo l’uso di plastica, vogliamo chiudere il circuito e utilizzare plastica riciclabile al 100%”.

Sander Defruyt, esperto di materie plastiche presso la Ellen MacArthur Foundation, ha dichiarato alla CNN che le aziende alimentari si trovano ad affrontare una sfida maggiore rispetto a compagnie che si occupano di altri beni di consumo quando si tratta di sostituire imballaggi in plastica.

Obiettivo di Nestlé è quello di creare un’economia riguardante la plastica ad uso alimentare, in grado di assicurare che il materiale non venga mai sprecato. Secondo Defruyt, una simile strategia potrebbe stimolare la nascita di un mercato che al momento è ancora in stato embrionale.

Nestlé ha inoltre annunciato l’apertura di un fondo rischi di 260 milioni di dollari, da investire in start-up concentrate su imballaggi sostenibili. La spesa totale per iniziative simili potrebbe così raggiungere i 2 miliardi di franchi svizzeri, pari a 2,1 miliardi di dollari:

Matthias Wüthrich, di Greenpeace Svizzera, in una nota ha espresso tutto il suo entusiasmo per le iniziative della compagnia, spiegando come sia estremamente incoraggiante il forte impegno per ridurre la dipendenza da plastica non riciclabile:

“Se Nestlé mira a diminuire l’inquinamento ambientale, deve risolvere la sua dipendenza dalla plastica, eliminando completamente il ricorso agli imballaggi monouso”.

La compagnia rappresenta infatti una delle peggiori realtà inquinanti al mondo sul fronte plastica, secondo quanto affermato da Break Free From Plastic, gruppo di associazioni che comprende nella sua cerchia Greenpeace e The Sierra Club.

Nel 2018, l’utilizzo complessivo di imballaggi in plastica di Nestlé ha segnato quota 1,7 milioni di tonnellate, e al momento solo il 2% di quegli imballaggi viene riciclato.

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