Morgan Stanley: il sell-off dei mercati potrebbe terminare presto

Francesco Lucchetti

27/01/2016

27/01/2016 - 10:26

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La banca statunitense ha condotto un’analisi storica su 43 mercati “orso” per capire quanto potranno ancora crollare gli indici: ecco cos’ha scoperto

Morgan Stanley: il sell-off dei mercati potrebbe terminare presto

Morgan Stanley ha cercato di capire quanto ancora potrà durare la fase di vendite sugli indici azionari e a quali risultati potrà portare. Per saperlo ha compiuto un’analisi storica delle fasi di sgonfiamento del mercato, studiando 43 mercati “orso”.

Guardare indietro nel tempo aiuta a chiarire molti dubbi e la banca d’affari ha scelto questa strada per capire quanto ancora crolleranno i mercati.

Morgan Stanley: quanto e quanto a lungo scenderanno gli indici azionari?

Il pessimo avvio del 2016 per gli indici azionari mostra i primi cenni di rimbalzo, eppure la situazione è differente da un caso all’altro e spinge a chiedersi quanto ci vorrà prima che a cambiare sia il sentiment del mercato. Facendo una media tra i principali sell-off dei mercati finanziari avvenute nel passato, la banca statunitense ha calcolato che in media le grandi fasi di vendita durano circa 190 giorni e gli investitori possono aspettarsi un crollo del 30%.

Il principale indice americano, lo S&P 500, ha cicli di ribasso più lunghi con una media di 272 giorni lavorativi, nonostante la sua quotazione sia più stabile e faccia registrare un ripiegamento medio del 28%. Fa molto peggio il Topix giapponese, di gran lunga il peggiore nelle fasi “orso” con una durata media di 568 giorni.

Ecco una panoramica sugli scenari ribassisti medi per i principali indici azionari mondiali:

  • S&P 500: 192 giorni, -26%
  • FTSE 100: 189 giorni, -36%
  • Topix: 568 giorni, -50%
  • MSCI ACWI (All Country World Index): 192 giorni, -26%
  • MSCI EM (Emerging Markets): 121 giorni, -31%
  • MSCI Europe: 144 giorni, -33%

Morgan Stanley: l’inversione di tendenza è possibile

L’indice MSCI dei mercati emergenti ad oggi conta 362 giorni di discesa con un crollo di circa il 35%, è possibile quindi che lo sgonfiamento abbia raggiunto il suo culmine e possa presto avere luogo un’inversione di tendenza. Una situazione analoga si riscontra anche sulle commodities, anche se molte industrie del settore non avrebbero ancora scontato totalmente il sell-off.

Indici azionari, cosa aspettarsi da un’inversione di trend?

Su ogni indice azionario lo studio di Morgan Stanley ha sottolineato come ottime fasi di recupero caratterizzino i dodici mesi successivi al termine dello sgonfiamento dei mercati: l’indice MSCI ACWI è salito in media del 30% e lo S&P 500 del 18%. Ma la banca statunitense avverte: la situazione attuale potrebbe essere diversa dal passato e presentare rischi più elevati.

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