Misurare la volatilità del mercato con le Bande di Bollinger

Francesco Castaldo

02/07/2014

Le Bande di Bollinger sono un indicatore utile per capire chiaramente e facilmente a livello grafico il livello di volatilità del mercato.

Misurare la volatilità del mercato con le Bande di Bollinger

Per comprendere al meglio le Bande di Bollinger bisogna partire da quello che forse può essere considerato l’indicatore tecnico più conosciuto ed utilizzato: la media mobile.

Senza entrare troppo nello specifico si può affermare che la media mobile sia uno strumento di mediazione del prezzo. La cosa importante da tener presente è che essa, per sua stessa natura, non è uno strumento di previsione dell’andamento del prezzo ma un indicatore che deriva dai movimenti passati.

Per rendere più efficace l’utilizzo della media mobile John Bollinger ideò le cosiddette "Bande" che prendono appunto il suo nome.
In pratica egli, data una media mobile, costruì intorno ad essa due deviazioni standard creando di fatto un canale all’interno del quale il prezzo si muove per il 95% del tempo tendendo sempre a tornare verso la media mobile al centro.

Leggi anche: Bande di Bollinger, cosa sono e come funzionano

Il vantaggio di utilizzare le Bande di Bollinger nel proprio trading consiste nel fatto che le due Bande, superiore e inferiore, si espandono o si contraggono a seconda della volatilità del prezzo. In un periodo di forte volatilità tendono ad espandersi, in un periodo di bassa volatilità tendono a comprimersi. Tutto ciò ha un impatto visivo molto immediato e facilmente individuabile.

Vediamo come tutto ciò può tornare utile a livello operativo: considerato che il prezzo tende a tornare sempre verso la media mobile al centro, le Bande, superiore ed inferiore, possono essere considerate come livelli dinamici di supporto e resistenza su cui il prezzo "rimbalza"; prima di prendere decisioni operative, però, il mio suggerimento è quello di filtrare questi dati con un indicatore di ipercomprato e ipervenduto per dare maggiore efficacia al proprio trading.

In linea generale comunque, si può pianificare un’entrata short quando il prezzo tocca la banda superiore e, viceversa, un’entrata long quando tocca quella inferiore.

Un’altra valutazione importante da fare, sempre a livello operativo, è la seguente:
quando le Bande si comprimono fortemente ciò è indicativo del fatto che sta per iniziare un nuovo trend, per cui bisogna stare attenti a valutare quale sarà la candela che chiuderà al di fuori della banda (superiore o inferiore) e pianificare un’eventuale entrata a mercato sugli estremi della medesima (long se rompe al rialzo, short se rompe al ribasso). Se, viceversa, le Bande tendono ad allargarsi fortemente, ciò è indicativo del fatto che il trend in atto si sta avviando alla sua fase conclusiva per cui
bisogna valutare eventuali operazioni a mercato che non siano improntate su strategie di tipo trend following.

Nella maggior parte dei casi le Bande di Bollinger vengono costruite intorno ad una media mobile a 20 periodi. Sui grafici con alto time frame (giornaliero/settimanale)
si hanno dati più puliti, scevri dai cosiddetti "rumori di fondo".

Le moderne piattaforme di trading permettono molto facilmente l’inserimento delle Bande di Bollinger sui propri grafici.

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