Mediaset non molla: il polo europeo in due mosse

Francesca Caiazzo

4 Gennaio 2019 - 11:27

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Il titolo del gruppo di Cologno Monzese viaggia al ribasso: non aiutano le indiscrezioni su una possibile accelerazione nella realizzazione del maxi polo europeo dei media e Morgan Stanley taglia il target price.

Mediaset non molla: il polo europeo in due mosse

Se ne parla da tempo: Silvio Berlusconi l’ha sempre sognato e il figlio, Piersilvio, ne ha raccolto l’eredità. Ma per quanto importante possa essere, la realizzazione di un maxi polo europeo dei media non si è ancora concretizzato.

Non è una procedura semplice per Mediaset. Bisogno trovare i partner giusti, cucire le migliori alleanze. Anche perché il gruppo di Cologno Monzese vuole avere un ruolo da protagonista nel progetto che da tempo sta accarezzando.

L’iter per riuscire a realizzare il piano, secondo il Sole 24 Ore, passerebbe da due step fondamentali: rafforzamento in Spagna prima e occhi puntata su Germania e Francia, poi.

Intanto, a Piazza Affari sul titolo Mediaset pesa il taglio di Morgan Stanley.

Mediaset “locomotiva trainante”

Il quotidiano economico-finanziario torna a parlare del noto progetto Mediaset di trainare una cordata di player europei per realizzare un maxi polo mediatico nel Vecchio Continente.

In un articolo pubblicato proprio oggi, il giornale riporta indiscrezioni secondo cui il gruppo del Biscione starebbe valutando le prime mosse da compiere per portare a termine il piano.

Il percorso passerebbe da due step ritenuti essenziali per poter diventare quella “locomotiva trainante” che ha in mente Piersilvio Berlusconi.

Mediaset, dunque, starebbe pensando di consolidare la sua presenza nei Paesi europei ritenuti strategici per il compimento dell’ambiziosa operazione.

Le mosse di Mediaset

Tra le priorità che Mediaset metterà al centro della propria azione dovrebbe esserci certamente il consolidamento delle proprie attività sul fronte internazionale.

La Spagna, innanzitutto. Qui, il gruppo di Cologno Monzese è primo editore tv con ben otto emittenti gestite, tra le quali Telecinco e Quatro.
Secondo gli analisti, il processo di rafforzamento nella penisola iberica dovrebbe passare attraverso l’unione di Mediaset e Mediaset Espana, di cui il gruppo italiano detiene il 51,63%.

La seconda mossa dei Berlusconi dovrebbe portarli a muoversi verso gli altri Paesi europei, magari la Germania, dove esiste già una solida alleanza con Prosiebensat, o in Francia dove hanno sede gli amici di Tf1.

Il progetto finanziato da EI Towers

Il Sole 24 Ore ricorda come sia stato lo stesso presidente del gruppo, Fedele Confalonieri, a indicare la strada da seguire nell’ultima assemblea convocata per l’approvazione del bilancio 2017 e per il rinnovo del Cda.

“Dobbiamo guardare con interesse a una prospettiva di crescita internazionale nel nostro alveo naturale che è L’Europa”

aveva detto in quella occasione.

Ma una volta posizionati i pezzi sullo scacchiere, come potrebbe mai finanziare Mediaset la creazione del polo europeo dei media? Secondo il quotidiano le risorse potrebbero provenire dall’operazione EI Towers, che ha garantito una plusvalenza da 510 milioni di euro.

L’impatto in Borsa

Le indiscrezioni su una possibile accelerazione del piano di realizzazione del maxi polo europeo dei media in Europa non hanno aiutato la performance di Mediaset in Borsa.

Il titolo del gruppo di Colgono Monzese viaggia piuttosto debole in mattinata e al momento della scrittura viene scambiato a 2,79 euro con una perdita dell’1,38%.

Le azioni Mediaset stanno scontando anche la posizione di Morgan Stanley che ha ridotto il target price portandolo da 2 euro a 1,60 euro, confermando il giudizio di “underweight”.

“La banca d’affari rimane negativa sul settore delle Tv in Europa ritenendo che un nuovo ciclo di investimenti che sarà necessario nell’industria televisiva potrà impattare su utili e dividendi”

scrive a tal riguardo l’agenzia Reuters.

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