Mediaset-Vivendi: prima udienza il 21 marzo. Intanto Sky si tira fuori per Premium

Antonio Atte

15 Settembre 2016 - 17:56

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Mediaset-Vivendi: come finirà? La prima udienza sul caso Premium si terrà il 21 marzo. Intanto Sky fa sapere di non essere interessata alla pay-tv del Biscione.

Mediaset-Vivendi: prima udienza il 21 marzo. Intanto Sky si tira fuori per Premium

Mediaset-Vivendi: come andrà a finire la disputa tra i due giganti del mondo delle telecomunicazioni? La trattativa per l’acquisto di Mediaset Premium - dopo la rottura dell’accordo siglato ad aprile dovuta al dietrofront della società francese - risulta ancora in fase di stallo, e al momento nessuna delle due aziende sembra intenzionata a cedere.

Il Tribunale di Milano intanto ha fissato per il 21 marzo la prima udienza della causa civile intentata dalla società di Berlusconi contro Vivendi. Sia Mediaset che la controllante Fininvest si erano rivolte alla giustizia civile per chiedere il rispetto da parte dell’azienda transalpina dell’accordo sull’acquisto del 100% di Premium, operazione che si sarebbe dovuta concretizzare entro il 30 settembre.

Vivendi, invece, ha proposto una soluzione alternativa al Biscione che prevede l’acquisto del 20% di Premium, per poi arrivare nell’arco di un triennio a circa il 15% del capitale Mediaset attraverso un prestito obbligazionario convertibile. Ma l’offerta è stata rispedita al mittente.

Mediaset-Vivendi: Sky si tira fuori?

Sky comunque resta alla finestra e potrebbe di nuovo inserirsi nella partita tra Bolloré e i Berlusconi, anche se il numero uno di Sky Italia, Andrea Zappia, oggi ha smentito un interesse per l’acquisto di Premium, mandando in rosso il titolo di Cologno Monzese, che al momento cede lo 0,80%.

A paventare un ritorno alla carica del colosso di Murdoch è la banca svizzera UBS, che ha analizzato le varie opzioni per il futuro della pay-tv del Biscione: UBS, infatti, vede per Sky la possibilità di “sbloccare valore” in Italia e per Mediaset mantiene un rating “buy” con prezzo obiettivo a 4,35 euro, di gran lunga superiore all’ultima quotazione di 2,91 euro.

Mediaset-Vivendi: le ipotesi di UBS

La prima ipotesi ventilata da UBS è la seguente: Mediaset riprende il controllo della sua pay-tv, senza però rinnovare a fine 2018 i diritti della Champions League, che si sono rivelati un bagno di sangue per la società di proprietà della famiglia Berlusconi.

Per assicurarsi le immagini della massima competizione calcistica europea, infatti, il Biscione ha sborsato per il triennio 2015-2018 qualcosa come 690 milioni di euro. Rinunciando ai diritti della Champions, Mediaset otterrebbe dei vantaggi dal punto di vista finanziario ma vedrebbe calare drasticamente i suoi abbonati Premium.

Mediaset-Vivendi: gli altri scenari secondo UBS

Altro scenario: Mediaset rinnova per un altro triennio i diritti della Champions con Premium, col rischio di veder aumentare esponenzialmente il suo debito senza però una parallela crescita degli abbonati.

Terza possibilità: Sky acquista il 100% di Mediaset Premium e rimane praticamente senza concorrenti (ma a quel punto un intervento dell’Antitrust sarebbe quasi scontato).

Quarto scenario: Sky Italia e Mediaset Premium istituiscono una joint venture con l’obiettivo di controllare tutti gli asset delle due pay tv.

Come ultima possibilità, UBS ipotizza la ricerca di un nuovo acquirente o un accordo tra Mediaset e Vivendi. Soluzione, questa, che non sembra però praticabile.

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