Manovra 2017, novità: opzione donna, taglio slot e no a norma Airbnb

Antonio Atte

14/11/2016

Manovra 2017: ipotesi rifinanziamento opzione donna, taglio del 30% delle slot machines e no a norma Airbnb. Spunta anche stop a flat tax per paperoni che si trasferiscono in Italia.

Manovra 2017, novità: opzione donna, taglio slot e no a norma Airbnb

Governo e maggioranza lavorano sulle modifiche alla manovra finanziaria 2017. Nel corso dell’esame del provvedimento a Montecitorio potrebbero essere introdotte alcune misure in materia di giochi, come il taglio del 30% delle slot machines (circa 133 mila macchinette) già a partire dal 2017. Nel caso in cui dovesse essere raggiunta l’intesa in conferenza unificata, la norma potrebbe essere tradotta in un emendamento al ddl bilancio.

Dagli emendamenti alla manovra 2017 trasmessi dai gruppi parlamentari - che dovranno passare al vaglio della Commissione Bilancio - emerge lo stop alla flat tax di 100 mila euro per chi trasferisce la residenza in Italia dopo aver trascorso 9 degli ultimi 10 anni all’estero. Gli emendamenti presentati prevedono l’istituzione di una percentuale fissa, che va dal 10% al 20%.

Tra le ipotesi in cantiere spunta anche il rifinanziamento della cosiddetta opzione donna, ovvero il regime previdenziale che dà alle donne la possibilità di andare in pensione in anticipo ma col sistema contributivo.

Manovra 2017: Renzi stoppa la norma Airbnb

Quasi sicuramente non sarà introdotta la cedolare secca - la cosiddetta norma Airbnb - per i proprietari di case e stanze in affitto dopo l’intervento del premier Matteo Renzi, che su Twitter aveva promesso:

“Nessuna nuova tassa in legge di bilancio, nessuna. Nemmeno Airbnb. Finché sono premier io, le tasse si abbassano e non si alzano #avanti”.

Manovra 2017: l’iter in Parlamento

Quest’anno la manovra finanziaria si intreccia con il decreto fiscale, che tra i vari punti prevede la riforma di Equitalia. Mentre il dl fiscale arriverà domani sui banchi della Camera, la legge di Bilancio ha iniziato giovedì il suo iter in Commissione.

Dei 4.962 emendamenti presentati, solo 900 dovrebbero essere giudicati ammissibili. Questi emendamenti verranno votati da giovedì 17, sempre in Commissione. Dopodiché il 25 (massimo il 26) il testo definitivo della manovra dovrebbe approdare in Aula per la discussione generale.

Ponendo la fiducia sul testo (ipotesi molto probabile), il governo punterà a chiudere la partita entro il 26-27 novembre, ovvero una settimana prima del decisivo referendum costituzionale.

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