Malattia professionale: cos’è, tabelle INAIL e come fare denuncia

Chiara Ridolfi

18 Marzo 2021 - 16:39

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Una guida completa sulla malattia professionale, come si ottiene, differenze tra tabellate e non tabellate, a cosa si ha diritto e come si deve presentare denuncia.

Malattia professionale: cos’è, tabelle INAIL e come fare denuncia

Cos’è la malattia professionale? Quali sono le malattie tabellari? In che modo si deve presentare la denuncia? Per fare chiarezza su questi quesiti iniziamo dando una definizione chiara di malattia professionale: con questa dicitura si intende la patologia che il lavoratore sviluppa in occasione dello svolgimento dell’attività lavorativa. Bisogna però fare attenzione a non confondere malattia professionale e infortunio professionale, dal momento che si tratta di due distinte situazioni.

Mentre l’infortunio si verifica immediatamente dopo l’evento traumatico subito dal lavoratore, la malattia professionale può svilupparsi nel tempo. A intervenire in entrambi i casi è però l’INAIL che permette di denunciare, anche online, una malattia professionale o che si pensa possa essere legata al luogo di lavoro in cui si opera.

Di seguito andremo ad approfondire l’argomento, a capire quali sono le malattie professionali tabellate, le tabelle INAIL e cosa si deve fare in caso ci si trovi in questa situazione.

Malattia professionale: cos’è e quando è definita tale?

Come abbiamo visto sopra la malattia professionale è quella malattia contratta dal lavoratore in occasione dello svolgimento dell’attività lavorativa.
Per qualificare una malattia come professionale, dunque, occorre definire cosa si intenda con «in occasione dello svolgimento dell’attività lavorativa».
Una malattia può essere considerata professionale quando tra lo svolgimento dell’attività lavorativa in un determinato contesto e la patologia esiste un rapporto di causa-effetto, anche definito nesso causale.

La malattia professionale è difatti una patologia causata, in modo lento e progressivo, dallo svolgimento del proprio lavoro. Si tratta quindi di una patologia che il lavoratore contrae per l’esposizione nel tempo ad alcuni fattori presenti nell’ambiente di lavoro.
La differenza con l’infortunio sul lavoro - per cui è sufficiente che l’evento lesivo si sia verificato durante le ore di impiego - per esserci malattia professionale è necessario che ci sia un nesso di causalità tra il rischio professionale e la malattia.

Quali sono le malattie professionali? Tabellate e non tabellate

Come abbiamo visto una caratteristica importante della malattia professionale è la sua gradualità e proprio a causa di questa gradualità spesso è difficile individuare un nesso causale con l’attività lavorativa.

Le malattie professionali vengono divise dall’INAIL in due grandi categorie:

  • malattia professionale tabellata: ossia il lavoratore contrae malattie o patologie presenti in una tabella redatta dall’istituto e aggiornata;
  • malattia professionale non tabellata: si tratta in questo caso di malattie non presenti nelle tabelle di seguito e per le quali sarà l’INAIL stesso ad avere l’onere di dimostrare il nesso causale tra malattia e condizioni di lavoro.

Nella tabella delle malattie professionali sono indicate:

  • le malattie riconoscibili come professionali;
  • le lavorazioni che possono causare le varie malattie;
  • il periodo massimo d’indennizzabilità della malattia.

Di seguito potete visionare la tabella INAIL delle malattie professionali tabellate.

Tabella malattie professionali
Clicca qui per scaricare la tabella INAIL con tutte le malattia professionali riconosciute, per le quali vige l’obbligo di denuncia.

Diversa invece la situazione per le malattie professionali non tabellate dal momento che il lavoratore deve dimostrare:

  • di essere stato esposto a un rischio per la salute;
  • le specifiche condizioni di lavoro;
  • quali fossero le mansioni svolte;
  • la durata e l’intensità dell’esposizione ai fattori di rischio;
  • l’origine professionale della malattia.

Per il riconoscimento della malattia professionale è necessario dare la repentina comunicazione al datore di lavoro, il quale provvederà con il presentare la denuncia per richiedere il diritto all’indennità INAIL.

Vediamo quali sono le procedure necessarie per denunciare ed ottenere il riconoscimento di una malattia professionale.

Come denunciare la malattia professionale

La denuncia di malattia professionale deve essere presentata dal datore di lavoro presso la sede INAIL competente, ovvero quella sul cui territorio ha domicilio l’assicurato. La denuncia va fatta solo per le malattia professionali non guaribili entro tre giorni escluso quello dell’evento.

Questa va presentata entro entro 5 giorni dal ricevimento del certificato medico inerente alla malattia stessa, di cui il lavoratore deve darne comunicazione al datore entro 15 giorni dai primi sintomi per non perdere il diritto all’indennità per i giorni precedenti la segnalazione.
Ecco il modello da presentare all’INAIL per denunciare la malattia professionale.

Denuncia telematica: la procedura da seguire online

La denuncia della malattia professionale può essere presentata anche in modalità online collegandosi al sito ufficiale dell’INAIL ed effettuando l’accesso all’area riservata

Si può ricorrere alla denuncia telematica per le malattie professionali dell’industria, dell’artigianato, del terziario e della P.A. (lavoratori titolari di specifico rapporto assicurativo con l’INAIL). Nel dettaglio, la denuncia telematica è obbligatoria per:

  • lavoratori dell’industria, dell’artigianato, dei servizi e delle pubbliche amministrazioni titolari di rapporto assicurativo con l’INAIL;
  • dipendenti delle amministrazioni statali e studenti delle scuole pubbliche, assicurati con la speciale forma della “Gestione per conto dello Stato”.

Non si può procedere con la denuncia telematica per i lavoratori:
lavoratori a tempo indeterminato del settore agricoltura;
personale addetto ai servizi domestici, familiari e pulizia locali;
lavoratori o lavoratrici occasionali con contratti di tipo accessorio nel settore agricolo e di datori di lavoro privati cittadini.

Il datore di lavoro che invii la documentazione per via telematica è sollevato dall’INAIL a inoltrare anche il certificato telematico. L’INAIL richiederà il certificato solo nel caso in cui non lo abbia ricevuto dal medico certificatore o dal lavoratore.

Indennità e domanda di revisione

A partire da quando viene indennizzata la malattia? Se la malattia professionale che è stata riconosciuta ha causato l’astensione dal lavoro, l’indennizzo scatterà dal giorno di denuncia all’INAIL.

Nel caso il lavoratore subisca un aggravamento della malattia, può inviare all’INAIL una domanda di revisione, detta anche di aggravamento appunto, in cui richiedere un controllo di verifica (richiesta che può essere effettuata anche dall’INAIL). Quali sono i termini per la domanda di aggravamento?

  • 6 mesi dal momento in cui si è concluso il periodo di inabilità temporanea assoluta;
  • 1 anno dal momento in cui si è manifestata la malattia.

Le domande successive possono essere presentate solo dopo un anno di distanza dalla precedente.

A quali prestazioni si ha diritto per la malattia professionale?

Le prestazioni economiche che l’Inail può riconoscere per la malattia professionale sono:

  • la rendita per inabilità temporanea assoluta;
  • la rendita diretta per inabilità permanente;
  • l’indennizzo per danno biologico;
  • la rendita unificata;
  • l’assegno personale continuativo;
  • la rendita di passaggio;
  • l’erogazione integrativa di fine anno.

Ecco invece le prestazioni non economiche riconosciute a chi ha una malattia professionale:

  • prestazioni protesiche;
  • abbattimento delle barriere architettoniche;
  • prestazioni termali e i soggiorni climatici;
  • esenzione dal ticket;
  • cure riabilitative;
  • rimborso spese di alcuni farmaci in classe C.

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