Mad Max: oltre la sfera del gioco

Daniele Sforza

23 Giugno 2013 - 12:00

Mad Max: oltre la sfera del gioco

I film di Mad Max hanno colonizzato l’inconscio culturale di molti ragazzi negli anni Ottanta, la maggior parte dei quali hanno poi preferito riversare quell’universo post-catastrofico nelle loro creazioni, che si tratti di cinema, letteratura, videogaming o fumetti. Un Mel Gibson ancora poco conosciuto che scorrazza per i deserti di un mondo distrutto a bordo della sua V8 Interceptor, circondato da un’umanità in preda alla fame e da bande di predoni e mercenari disposte a tutto hanno fatto la fortuna della cinematografia australiana, diventando in breve tempo un classico della fantascienza post-apocalittica.

Mad Max: prime impressioni

Mad Max, grazie ai tipi di Avalanche, all’inizio del 2014 sbarcherà sulle principali console, attuali e next-gen: Playstation 3, Xbox 360, PC, Playstation 4 e Xbox One.

Dalle prime impressioni che si hanno, così come dalle prime opinioni di chi ha provato la demo all’E3, Mad Max non sembra un titolo entusiasmante, specialmente sotto l’aspetto del gameplay, ma vanta comunque caratteristiche molto positive che non mancheranno di divertire gli appassionati.

Dalla possibilità di personalizzare i propri veicoli (cambiando e potenziando tutto, ma proprio tutto), al panorama desertico e polveroso di un mondo prossimo alla morte, dalle missioni ai combattimenti, dei quali viene denunciata una scarsa ventata di freschezza. Scene eccessive ed esagerate si combinano sapientemente con una grafica molto accattivante, e che forse rappresenta il principale punto di forza del videogioco stesso.

Ecco perché Mad Max potrebbe vendere tanto

Tuttavia, Mad Max sarà un titolo che venderà: perché attorno a Mad Max c’è un intero universo di appassionati, nonché la voglia di dimenticare (per chi lo ha provato) quell’unico precursore che ancora grida vendetta, un videogioco dedicato proprio a Mad Max targato Mindscape e uscito all’inizio degli anni Novanta per NES.

A tutto ciò si aggiunge l’advertising, naturalmente: come ad esempio l’incremento di vendite prospettato in occasione dell’uscita del nuovo film della serie (il quarto): Mad Max: Fury Road, con quel Tom Hardy che abbiamo visto nei panni di Bane nell’ultimo capitolo del Batman di Nolan.

Insomma, se per quanto riguarda il gioco attendiamo notizie più entusiasmanti, per il marketing è già tutto pronto.

Mad Max è tornato. Siamo pronti ad accoglierlo?

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