L’assemblea approva il bilancio, mentre Grillo attacca tutti. Spunta la "questione tesoro"
Aveva promesso di “fare casino” Beppe Grillo e c’è riuscito. A Siena lo aspettavano tutti e l’ex comico genovese è riuscito a catalizzare su di sé l’attenzione mediatica mentre nelle stanze di Rocca Salimbeni l’assemblea degli azionisti di MPS approvava il bilancio 2013, chiuso con un perdita di 1,4 miliardi di euro.
Una giornata particolare quella vissuta oggi nella città toscana perché se da una parte tutti erano interessati a conoscere ciò che succedeva tra vertici, soci e Fondazione, anche in virtù della notizia che il Tesoro quest’anno potrà incassare il dividendo derivante dall’esito positivo della questione senese, dall’altro nessuno ha potuto fare a meno di ascoltare le parole al veleno pronunciate dal leader del Movimento 5 Stelle.
Il suo intervento aveva uno scopo: attaccare i principali avversari politici colpendoli direttamente al cuore, utilizzando uno dei loro punti deboli più eclatanti: il loro ruolo nelle vicende del Monte dei Paschi. Non si sa quanto il PD soffrirà per la ferita inferta oggi da Grillo, ma senza dubbio lui ha ottenuto quello che voleva: far conoscere agli italiani la sua verità, la sua versione dei fatti e le responsabilità che secondo lui (e non solo lui) i democratici avrebbero nella questione MPS:
"Leggo perché non posso sbagliare nulla con questi signori. Ma qui c’è scritto che sopra queste banche ci sono i vertici di un certo partito, di cui non fanno il nome, ma è chiaro che è il Pd, che io chiamo la peste rossa. Prima della privatizzazione Mps era una banca sana e florida, dal 2005 è iniziata la sua distruzione. Perché dalla migliore il Monte dei Paschi è diventata la banca peggiore? Lo chiedo agli azionisti ma anche a chi ha investito qui il Tfr".
L’assemblea
Quello di oggi, è stato il primo summit in cui la Fondazione MPS, presente in sala con il nuovo Provveditore, Enrico Granata (assente la presidente Antonella Mansi), non ha preso parola.
Presenti tutti i soci sopra il 2%: l’ente senese con il 9% derivante dal patto con Fintech e Btg, Axa (3,72%), Blackrock (3,22%) e JP Morgan 2,53%.
L’assemblea ha approvato il bilancio 2013 e la copertura delle perdite così come proposto dal Cda. Ad annunciarlo è lo stesso presidente Alessandro Profumo che fa sapere anche che, al momento del voto, era presente il 34,22% del capitale sociale e ha votato sì il 99,17%.
Ma mentre l’assemblea va avanti, prende piede anche un’altra questione. Il Tesoro, benchè rimanga solo potenzialmente azionista della banca, guadagnerà dalla buona riuscita della vicenda.
La restituzione dei 3 miliardi di Monti Bond costerà alla banca il 3% in più, corrispondenti a circa 120 milioni. Ma il Tesoro entra anche in un’altra partita.
La relazione preliminare ai lavori parla anche dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro che “sarà completato entro la fine di luglio”. A questo punto però, potrebbe verificarsi una sovrapposizione tra scadenze. Perché? Perché entro il 1°luglio MPS dovrebbe pagare i 360 milioni di cedole dei bond del Tesoro.
La volontà dell’istituto sarebbe quindi quella di rimandare di qualche settimana e restituire quanto dovuto dopo la ricapitalizzazione e la trattativa sarebbe già in corso.
Ma nel testo è contenuta anche un’altra novità:
"c’è l’eventualità di effettuare un rimborso anticipato di tutto o in parte del prestito statale residuo, quindi degli altri 1,07 miliardi".
Beppe Grillo
Se l’è presa con tutti Beppe Grillo, da l’ex Mussari all’attuale presidente Profumo, dal PD alla Consob, da Napolitano al Governo. Duro, durissimo l’attacco a MPS:
“E’ la peste rossa che si allarga. Siamo nel cuore della peste rossa, nel cuore del voto di scambio. La mafia del capitalismo è qui, non in Sicilia: Monte dei Paschi è in tutti gli appalti".
E ancora:
’’Bocciate il bilancio, mandate a casa questo cda, fermate la peste rossa. Questi bilanci sono tutti finti e ve lo mettono in quel posto con la semantica’’
Su Profumo:
"Il bilancio di Profumo è una visione comica Io sono un comico e bisogna avere una visione comica per capire i bilanci. Nessuno è in grado di interpretare i bilanci di una banca: sono parole come nella pubblicità e nelle leggi. Sogno una banca in mano ai piccoli azionisti che possano mandare via Profumo con un click da casa".
Serafica la reazione del presidente:
"LEi è sempre così emozionato e agitato che non vorrei le venisse un accidente proprio qua, che poi saremmo responsabili anche di questo"
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