MPS: chi sarà il nuovo ad? Sfida tra Morelli e Passera

Flavia Provenzani

09/09/2016

09/09/2016 - 16:45

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Chi sarà il nuovo amministratore delegato di MPS dopo le dimissioni si Viola? Marco Morelli di BofA Merril in Italia e Corrado Passera i nomi più quotati.

MPS: chi sarà il nuovo ad? Sfida tra Morelli e Passera

Chi sarà il nuovo amministratore delegato di MPS dopo l’addio a sorpresa di Viola? Tensione e attesa per la nomina ufficiale del prossimo ad di Monte Paschi dopo le dimissioni di Viola nel cda di giovedì.

Il mercato si prepara ad un possibile rinvio dell’aumento di capitale di MPS, mentre la maggior parte degli esperti punta su Marco Morelli, numero uno di Bofa-Merrill Lynch Italia, come nuovo ad di MPS, seguito subito dopo da Corrado Passera.

Le notizie a sorpresa per MPS non finiscono mai, lo sappiamo bene. L’addio dell’ormai ex amministratore delegato di MPS lascia senza guida l’istituto senese attanagliato dai crediti deteriorati e da anni di dubbie operazioni.

L’ad sostituto, secondo voci di mercato, sarebbe Marco Morelli, attualmente alla guida italiana della Bank of America Merrill Lynch e, soprattutto, direttore generale di MPS per quattro anni, dal 2006 al 2010.
Ma non è tutto: Morelli, secondo le stesse voci, potrebbe ricevere la nomina ufficiale a nuovo amministratore delegato di MPS già martedì 13 settembre.

Il più probabile nuovo ad di MPS rimane Morelli, seguito a poca distanza da Passera, poi ancora da Giampiero Maioli .

Verso il nuovo ad di MPS: chi è Marco Morelli, il favorito?

Marco Morelli, il candidato più papabile per diventare il nuovo ad di MPS, oltre ad aver già portato il suo contribuito all’istituto senese ed ora alla BofA in Italia, ha ricoperto anche il ruolo di direttore generale vicario presso Intesa Sanpaolo.

Ciò che rende Morelli adatto alla guida di MPS agli occhi del mercato e degli esperti è la delega seguita in Intesa alla Banca dei Territori e il suo lavoro sui dossier bancari e delle controllate del Tesoro presso la Bank of America Merrill Lynch.
Inoltre, il possibile prossimo ad di Monte Paschi è advisor registrato per la costituzione di Atlante, il fondo chiave per la risoluzione della crisi dei bancari in Italia e per la gestione dei crediti deteriorarti.

Morelli potrebbe spingere poi per far entrare degli investor strategici, tra cui anche fondi sovrani compresi, all’interno dell’aumento di capitale di MPS per assicurarsi altri 1,5-2 miliardi.

Passera: sarà lui il nuovo ad di MPS?

L’outsider tra i possibili candidati al ruolo di ad di MPS è senza dubbio l’ex ministro Corrado Passera.

Questa estate Passera ha proposto una bozza di piano in alternativa al lavoro di JpMorgan al consiglio d’amministrazione di MPS, in cui sottolineava come l’assurdità dell’aumento di capitale di una simile portata (da 5 miliardi per una banca che ne vale 0,6), la necessità di conversione delle obbligazioni subordinate, un nuovo piano industriale strutturato e un cambio di vertici.
Ma c’è tutto lo sfondo politico ad ostacolare la nomina di Passera ad amministratore delegato di MPS, prime su tutte le tensioni con Renzi.

Chi è Giampiero Maioli, tra i possibili nomi del nuovo ad di MPS

Non solo Marco Morelli: tra i nomi nella lista del prossimo ad di MPS spiccano anche Giampiero Maioli e Corrado Passera.
Maioli è l’attuale numero uno di Cariparma, società Capogruppo del Gruppo Cariparma-Credit Agricole ed insieme a Morelli è comparso anche nella lista dei candidati ad di Unicredit ad inizio estate.
Giampiero Maioli, classe 1956, è in Cariparma da ormai 24 anni: da direttore territoriale dell’ex credito commerciale a Milano a responsabile marketing, direttore commerciale e nel 2007 direttore generale.

Attualmente, a partire dalla primavera del 2010, Maioli è amministratore delegato e CEO di Cariparma.

Nuovo ad per MPS, e i tempi di smaltimento dei NPL si dilatano

Un’aspettativa che suona come certezza: il cambio di amministratore delegato anticipa un certo ritardo nell’operazione di cartolarizzazione dei crediti deteriorati.
Si potrebbe parlare di inizio anno.

I punti di scontro tra Viola e MPS

La necessità di un nuovo amministratore delegato è stata concordata sia dal consiglio di amministrazione che dallo stesso Viola.
Nella nota a commento della riunione, MPS ha dichiarato:

"Viola ha dato la propria disponibilità a definire, insieme al presidente, una ipotesi di accordo per la risoluzione del rapporto, subordinata all’approvazione degli organi competenti, nel pieno rispetto delle previsioni contrattuali e della normativa vigente, mantenendo le proprie funzioni fino alla nomina del suo successore e assicurando il proprio supporto per il tempo necessario".

E inoltre:

"Viola, chiamato alla guida della banca in un momento di estrema difficoltà per l’istituto, lascia la banca solida e in utile con un piano, presentato al mercato lo scorso 29 luglio, che comprende una soluzione strutturale e definitiva per gli npl. Il cda ha avviato il processo per la successione dell’ad con l’obiettivo di arrivare in tempi molto brevi al suo insediamento".

Ma non sono tutte rose e fiori: durante il cda di giovedì si sono concretizzate nuove tensioni tra l’ex ad di MPS e alcuni altri membri del consiglio circa l’ammontare delle commissioni da dover retrocedere al consorzio di garanzia per l’aumento di capitale. Parliamo di una cifra vicina al 4%, il che corrisponderebbe a circa 200 milioni di euro.

Un altro punto di scontro tra Viola e MPS era la necessità vista dall’ex ad di procedere con l’aumento di capitale per il Monte Paschi prima del referendum costituzionale, mentre gli advisor hanno già dichiarato di preferire di gran lunga il risultato delle votazioni per paura di una forte volatilità di mercato, che metterebbe in difficoltà l’aumento di capitale già molto vulnerabile.

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