Limiti velocità: l’Unione Europea potrebbe introdurre un limitatore automatico intelligente

Redazione Motori

6 Maggio 2019 - 10:05

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L’Unione Europea si appresta a varare nuove norme in materia di sicurezza stradale. Tra queste ci sarebbe l’introduzione di un limitatore di velocità intelligente.

I limiti di velocità sono un fattore importante per la sicurezza stradale, soprattutto su tratti stradali e autostradali ad elevato volume di traffico oppure sulle tratte più tortuose. La velocità eccessiva - infatti - è la causa diretta o indiretta di 4 incidenti su 10, come rivelano i dati presentati dall’Istat a febbraio 2019.

Un problema non solo italiano, tanto che l’Unione Europa intende contrastarlo all’interno del nuovo quadro normativo dedicato alla sicurezza stradale, che entrerà in vigore nel 2022. Le nuove norme prevedono - tra le altre cose - l’introduzione dell’obbligatorietà di alcuni sistemi di assistenza alla guida ADAS, non solo per vetture di lusso ma per tutti i nuovi veicoli.

Tra questi dovrebbe esserci anche il limitatore di velocità “intelligente”, insieme ad altri obblighi come frenata automatica di emergenza, etilometro, riconoscimento soglia di attenzione, registrazione dati in caso di collisione, nuovi crash test per la protezione dei passeggeri, adeguamento della superficie di impatto per pedoni e ciclisti, cruise control, mantenimento carreggiata, protezione occupanti e telecamere.

L’introduzione di un sistema in grado di adeguare la marcia ai limiti di velocità sta facendo discutere, perché l’implementazione di sistemi elettronici a bordo di un veicolo ha bisogno dei tempi tecnici necessari a garantirne il buon funzionamento. Alcuni costruttori come Volvo, però, sono già pronti a installarlo sulle proprie vetture.

ISA, il dispositivo automatico che rispetta i limiti di velocità

Il limitatore automatico “intelligente” ha già un nome: Intelligent Speed Assistance (ISA) rileva i limiti di velocità sulla strada percorsa dal veicolo attraverso una telecamera, che scansiona la segnaletica stradale. I dati vengono elaborati dal sistema, che li confronta con quelli riportati sulle mappe digitali di cui è dotato. L’ISA interviene nel caso in cui la velocità superi quella prevista e può funzionare abbinato al Cruise Control Adattivo, che mantiene la velocità impostata dal conducente.

L’introduzione dell’ISA sta facendo discutere già da qualche mese, soprattutto gli addetti ai lavori. L’ACEA - l’associazione che raggruppa i costruttori automobilistici europei - ha espresso forti perplessità circa l’affidabilità del limitatore intelligente, dal momento che non tiene conto della discrepanza tra i segnali stradali dei diversi Paesi. E perché - in molti casi - le mappe di cui è dotato non contengono i dettagli sui limiti di velocità.

Inoltre - rileva sempre l’ACEA - l’introduzione dell’ISA necessiterebbe di un periodo tecnico di sperimentazione e di implementazione a bordo dei veicoli. Un tempo stimato in almeno tre anni, ritenuto troppo stretto rispetto alla scadenza del 2022. Trattandosi di un sistema che deve essere efficiente al 100% per potere garantire la sicurezza dei veicoli, non è escluso che se ne possa ritardare l’introduzione.

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