Libia: varato il nuovo governo di unità nazionale

Laura Botti

19 Gennaio 2016 - 13:35

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Libia: formato nuovo governo di unità nazionale. Il nuovo esecutivo, se approvato dal Parlamento, sarà formato da 32 ministri e verrà stabilito a Tripoli. Non mancano però le opposizioni.

Libia: varato il nuovo governo di unità nazionale

È ufficiale: in Libia è stato varato il nuovo governo di unità nazionale.

La formazione di un nuovo governo di unità nazionale in Libia è stata annunciata dall’’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Libia Martin Kobler. In un tweet Kobler si è congratulato con il popolo libico e il Consiglio presidenziale e ha esortato l’HoR, il parlamento insediato a Tobruk, a “riunirsi prontamente” e ad “approvare il governo”.

La notizia della nascita dell’esecutivo libico è stata confermata dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che ha commentato l’evento su Twitter “Passo avanti in situazione ancora fragile. Ora serve l’ok del Parlamento”. Il nuovo esecutivo dovrà infatti essere approvato dalla Camera dei Rappresentanti di Tobruk, il Parlamento riconosciuto dalle Nazioni Unite. Ma cosa ha reso possibile l’instaurarsi di questo nuovo governo libico?

Libia, varato il nuovo governo: gli antefatti

Le basi per la creazione di un nuovo governo nazionale sono state poste lo scorso 17 dicembre a Skhirat, in Marocco, quando i delegati del Congresso di Tripoli e quelli della Camera di Tobruk hanno firmato un’intesa per la formazione di un “governo di accordo nazionale” sotto l’egida delle Nazioni Unite. L’evento rappresentò una svolta politica molto importante per il Paese che dal 2011 è contesto di una guerra tra due fazioni in lotta per il potere, con due esecutivi e due parlamenti, che lo ha reso profondamente diviso e instabile.

Libia: come sarà il nuovo governo?

Il nuovo governo libico di unità nazionale, che avrà sede a Tripoli, sarà guidato dal premier Fayez al Sarraj e composto da 32 ministri. Tra i ministeri chiave del nuovo esecutivo quello della Giustizia ad Abdelsalam Junaidi, gli Esteri a Marwan Abusrewil e l’Interno a Aref al-Khoja. Oggetto di discussione è stata l’assegnazione del ministero della Difesa a Mahdi al-Barghathi, uno dei comandanti dell’esercito dell’est, di Benghazi, che partecipò all’operazione del generale Khalifa Haftar, da sempre contrario a ogni forma di dialogo nazionale.

Libia: le sfide future del nuovo governo

Il nuovo esecutivo nasce già indebolito in quanto durante le trattative due membri del Consiglio presidenziale si sono ritirati e non hanno firmato il decreto, inoltre il Parlamento che dovrebbe approvarlo da settimane non raggiunge il quorum per le votazioni. Oltretutto la situazione all’interno del Paese è tuttora altamente instabile a causa della manaccia delle milizie opposte e dell’ Isis.

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