Nell’anno nero del lavoro, quando la disoccupazione ci riporta indietro di 20 anni, una classifica delle figure professionali più richieste dalle imprese fa luce sulla situazione lavorativa in Italia, dove quasi 4 giovani su 10 sono senza un lavoro.
Classifica: le figure più richieste dalle imprese
In vetta alla classifica delle assunzioni di giovani under 30 programmate dalle imprese nel 2012 troviamo figure professionali di media specializzazione: commessi (oltre 23 mila posti), seguiti (con oltre 5 mila posti per figura) magazzinieri, camerieri, impiegati generici e addetti alla segreteria.
Molte, dunque, le assunzioni programmate per posti di lavoro che richiedono una media, bassa specializzazione. E per le figure specializzate, invece, com’è la situazione?
Specializzazioni: alla ricerca di tecnici
Dando uno sguardo alla tabella elaborata da Datagiovani su fonte Unioncamere, si nota subito la scarsa richiesta di figure altamente specializzate e, andando più a fondo scopriamo che gli "high skilled" più richiesti sono progettisti ed analisti software (con quasi tremila posti programmati), seguiti da contabili e tecnici del marketing. Appena sopra la quota mille assunzioni programmate, dunque quasi al fondo della classifica troviamo invece esperti in applicazioni, specialisti finanziari, disegnatori e ingegneri energetici e meccanici.
Low-skill: assunzioni non qualificate
Tra le professioni che non richiedono qualifiche troviamo oltre tremila assunzioni programmate per personale addetto alle pulizie, più in basso facchini addetti allo spostamento merci, seguiti (con meno di 1500 assunzioni) da manovali e operai industriali non qualificati.
Regioni: quali opportunità?
Secondo la classifica al Nord e al Sud diminuiscono le opportunità di lavoro che invece aumentano nelle regioni centrali. Nel Lazio, infatti, si registra un aumento del 40% delle assunzioni, seguito poi da Toscana e Umbria.
In termini assoluti, la provincia di Roma registra il 39.8% delle assunzioni totali ed è immediatamente seguita, al secondo posto, da Milano che tuttavia vede una riduzione del 31% delle assunzioni giovanili.
Contratti: nuovi trend
Diminuiscono i contratti a tempo indeterminato (dal 37% del 2011 al 33%), mentre aumentano quelli di apprendistato e a tempo determinato. Anche il part-time è in forte crescita rappresentando circa un quarto delle assunzioni tra i giovani.
L: come Laurea o come Lavoro?
Tra i titoli di studio più graditi continua a primeggiare il diploma, richiesto per il 48% degli impieghi, specialmente a indirizzo tecnico/specifico: amministrativo o commerciale, meccanico, turistico o alberghiero e informatico.
La laurea è richiesta soltanto nel 15,4% dei casi, specialmente in economia, ingegneria o medicina. Nel 10% delle assunzioni programmate, invece, è richiesta di qualifica professionale.
Disoccupazione: di chi è il problema?
La disoccupazione è il problema quotidiano di chi non ha un lavoro, di chi deve arrivare a fine mese e non sa più dove presentare il proprio curriculum. Ma la disoccupazione giovanile, quando sfiora il 40% diventa un problema di tutti: delle università che non sono in grado di formare figure professionali utili alle aziende e delle aziende stesse, troppo spesso allacciate a modelli tradizionali e incapaci di assorbire profili specializzati.
Spiega Paolo Gubitta, docente di Organizzazione aziendale all’Università di Padova, uno dei problemi più seri della disoccupazione in Italia è la mancanza di orizzonti d’impiego sufficientemente lunghi, che impedisce investimenti sul capitale umano e, soprattutto, rischia di allontanare le persone più capaci.
"Un giovane di belle speranze tenderà ad accettare occasioni d’impiego intermittenti solo a condizione che si tratti di un mestiere sfidante. In mancanza di queste offerte, i migliori tenderanno giustamente a migrare verso le aree del Paese o in altri Stati dove il rischio dell’incertezza è più che compensato dal rendimento dell’esperienza".
Scarica la classifica di Datagiovani
Datagiovani: la classifica delle assunzioni programmate dalle imprese nel 2012
© RIPRODUZIONE RISERVATA