Lavoro, diminuiscono gli incidenti mortali: sono 660 nel 2013

Ilaria Macchi

10 Luglio 2014 - 14:00

Secondo i riscontri dell’Inail sono stati 660 gli incidenti mortali avvenuti sul lavoro nel 2013, il minimo storico da quando è iniziata la rilevazione.

Lavoro, diminuiscono gli incidenti mortali: sono 660 nel 2013

In questo periodo di grave crisi economica che continua a coinvolgere milioni di famiglie e che non accenna minimamente ad allentare la sua morsa il lavoro rappresenta una vera e propria emergenza, ma certamente il bisogno di dover portare a casa uno stipendio non deve far trascurare la necessità di vedere rispettate le condizioni minime di sicurezza richieste per ogni impiego. Come sempre anche in questo caso sono i numeri che ci fanno capire chiaramente l’entità di un problema e almeno apparentemente possiamo registrare un miglioramento nei casi di incidenti sul lavoro in cui si sono avute delle vittime, eventi che devono ovviamente essere scongiurati ma che ancora continuano a verificarsi.

Secondo gli ultimi riscontri dell’Inail, infatti, le morti accertate sul lavoro nel 2013 sono state 660, in ribasso di circa il 21% rispetto all’anno precedente. L’Istituto che si occupa proprio di prevenire gli infortuni sul lavoro ha voluto inoltre sottolineare che quanto registrato nell’anno passato è la dimostrazione di un miglioramento davvero netto visto che il numero delle vittime sono il minimo storico da quando è iniziata la rilevazione, nel 1954, ben 59 anni fa, anche se per molti questo sembra essere un ulteriore segnale di crisi proprio perchè sono sempre meno le persone che possono avere la fortuna di lavorare.

Dall’analisi si è messo inoltre in evidenza che il 57% degli infortuni è avvenuto fuori dall’azienda (376 casi), ovvero durante il tragitto casa - lavoro o nello svolgimento di un’attività che richiedeva l’utilizzo di un mezzo di trasporto. Ben diversa è invece la situazione relativa alle malattie professionali che risultano invece essere in crescita: nel 2013, infatti, le denunce sono state circa 51.900 con un incremento di poco più del 47% rispetto al 2009. Solo per il 38% di queste situazioni è stato però possibile individuare la causa che aveva provocato il malessere per il lavoratore, mentre il 3% risulta essere ancora in fase di istruttoria. Anche in questi casi ci sono situazioni di malattie professionali che hanno portato al decesso per 1.475 lavoratori. Anche chi è vicino a un lavoratore che riscontra un malessere per le condizioni in cui si trova ad operare può essere quindi di aiuto spingendolo magari a intraprendere una terapia di sostegno prima che la situazione possa degenerare.

Per far sì che davvero il fenomeno possa ulteriormente diminuire diventa però fondamentale anche la collaborazione di ogni lavoratore che deve essere consapevole di come sia importante far venire alla luce eventali situazioni di irregolarità per fermare imprenditori che non tengono nella giusta considerazione le normative di sicurezza. Poter lavorare è certamente importante, ma questo non deve mai andare a discapito della salute o addirittura di una vita umana.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it